Prefetto Firenze: 'Condivisione su Cpr in Toscana'

Toscana

Nardella: 'A disposizione per centro rimpatrio immigrati in area fiorentina'

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(ANSA) - FIRENZE, 01 DIC - Di un Cpr in Toscana "ne abbiamo parlato, è stato uno dei capitoli, e credo sia emersa una generale condivisione sull'opportunità che la Toscana si doti di una struttura". Lo ha detto Valerio Valenti, prefetto di Firenze, che oggi ha presieduto la Conferenza Regionale Autorità pubblica sicurezza tenutasi a Palazzo Medici Riccardi. Per Valenti serve un centro "che funga da deterrente per quegli extracomunitari espellibili che sono più del 50% di chi commette reati che creano particolare allarme sociale. Una struttura di piccole dimensioni, con meno di 50 posti".

Di un Cpr in Toscana "ne abbiamo parlato, è stato uno dei capitoli, e credo sia emersa una generale condivisione sull'opportunità che la Toscana si doti di una struttura". Lo ha detto Valerio Valenti, prefetto di Firenze, che oggi ha presieduto la Conferenza Regionale Autorità pubblica sicurezza tenutasi a Palazzo Medici Riccardi. Per Valenti serve un centro "che funga da deterrente per quegli extracomunitari espellibili che sono più del 50% di chi commette reati che creano particolare allarme sociale. Una struttura di piccole dimensioni, con meno di 50 posti". Commentando la proposta del prefetto il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato: "Siamo a disposizione per vedere se nell'area metropolitana vi siano delle strutture adeguate" per la realizzazione di un Cpr. Tali strutture, ha spiegato, "devono essere lontane dai centri urbani per non generare problemi di tipo sociale", ma "vicine a canali di collegamento nazionali ed internazionali, porti, ferrovie, autostrade". Secondo il sindaco di Firenze il futuro Cpr "non deve essere troppo grande, non deve violare assolutamente i diritti della persona, ma deve essere uno strumento efficace per una brevissima permanenza e poi per creare le condizioni per un veloce rimpatrio", perché "non stiamo parlando degli immigrati che sono integrati, di persone che lavorano e vivono nelle nostre comunità", ma di "criminali che delinquono abitualmente e sono una vera minaccia per la società, e che per altro mettono in cattiva luce il tema degli immigrati che invece va trattato con intelligenza, con pragmatismo, e non in modo ideologico o addirittura razzista".

Finora la Toscana ha sempre detto no alla creazione di un centro di permanenza per i rimpatri dei migranti.

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