Wanda Ferragamo e le donne nell'Italia anni '50-60

Toscana

Esposizione-omaggio moglie Salvatore che prese redini maison

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(ANSA) - FIRENZE, 19 MAG - Una mostra omaggio a Wanda Miletti Ferragamo, la moglie del celebre calzolaio della dive Salvatore che, rimasta vedova giovanissima, prese in mano le redini della celebre maison di cui è stata guida dal 1960 fino alla sua morte nel 2018. Ma pure un'esposizione che vuole far conoscere anche le le storie di altre donne che, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, hanno coniugato l'affermazione della loro personalità con gli affetti familiari.
    'Donne in equilibrio', questo il titolo della mostra, a cura di Stefania Ricci, ospitata da oggi al 18 aprile 2023 a Palazzo Spini Feroni, sede della Ferragamo e del museo della maison nato proprio per volontà di Wanda.
    L'esposizione, alla cui presentazione c'era anche come madrina Stefania Sandrelli, si presenta come uno spazio domestico di una famiglia borghese di quell'epoca, curata dallo scenografo Maurizio Balò, fatta eccezione per la sala introduttiva che riproduce l'ufficio di Wanda Ferragamo, affacciato su piazza Santa Trinita. Ci sono le foto di famiglia, il calamaio antico, la lente, i porta documenti, e poi gli scatti fotografici in cui Wanda Ferragamo è ritratta con Papa Giovanni Paolo II o la Regina Elisabetta e pure la scarpa che Salvatore realizzò per lei nel 1940, al tempo del loro fidanzamento. La seconda sezione documenta, attraverso video, la famiglia italiana tra il 1955 e 1965, mentre la terza è dedicata all'ingresso delle donne nel mondo del lavoro: ambientata nella biblioteca di una casa, celebra varie professioni. Si raccontano poi il lavoro dell'artista attraverso le opere di Giosetta Fioroni e anche i lavori di casa con attrezzi di design quali i battipanni (1960) e l'alza immondizie con manico (1957) in plastica colorata di Gino Colombini per Kartell, le spazzole elettriche di Giuseppe De Goetzen per Elchim (1954), l'aspirapolvere Spatler di Achille Castiglioni per Rem (1956). C'è poi una sezione dedicata al cinema, che celebra da Sophia Loren a Stefania Sandrelli. La mostra si chiude celebrando il pret-a-porter con modelli iconici che hanno contribuito a creare il Made in Italy. (ANSA).
   

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