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Firenze, le 5 mostre da non perdere ad aprile 2022

Toscana
@Fondazione Palazzo Strozzi

Aprile 2022 è un mese ricco di appuntamenti nei tanti musei fiorentini per trascorrere una giornata tra arte e cultura, a partire dalle nuove installazioni al Museo Marino Marini

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Numerose sono le mostre che si possono visitare a Firenze nel mese di aprile. Con l’avvio della stagione primaverile e l’apertura di numerose mostre tra i mesi di marzo e aprile, si aprono nuove occasioni di appuntamenti culturali nei tanti musei cittadini per trascorrere qualche ora immersi nell’arte. Esposizioni che continuano e nuove installazioni racchiudono mostre adatte a grandi e piccoli, ad appassionati di arte o neofiti in cerca di nuovi luoghi da visitare.

Le avventure di Pinocchio al Museo Marino Marini

Apre il mese la nuova installazione del designer Stefano Rovai Racconto grafico. Le avventure di Pinocchio. Inaugurata il 3 aprile al Museo Marino Marini, la mostra pone al centro la celebre favola di Collodi. Il testo e le frasi in lui racchiuse si trasformano in un’avventura illustrata e parlante, in un viaggio che unisce grafica e linguistica in cui evidenti sono le influenze della poesia futurista. Stefano Rovai trasforma nella cripta dello spazio espositivo il testo più venduto al mondo dopo la Bibbia in un insieme di simboli, immagini e lettere sospese in aria a tracciare storie immaginarie, ricche di avventura. La mostra continua fino al 23 maggio.

Giuseppe Bezzuoli a Palazzo Pitti

È la Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti a ospitare nelle eleganti stanze la prima mostra monografica dedicata al fiorentino Giuseppe Bezzuoli, protagonista della pittura romantica ottocentesca. Oltre 130 opere pittoriche e scultoree, disegni e bozzetti, compongono le nove sezioni, nelle quali si articola la grande esposizione che racconta l’arte, la vita e la carriera dell’artista. Dagli esordi neoclassici alla maturità artistica, la mostra mette in luce l’evoluzione personale del pittore attraverso alcuni dei suoi capolavori, come Il ripudio di Agar. Bezzuoli offre uno spaccato dell’alta borghesia nazionale e internazionale, attraverso i ritratti di nobili del tempo, mentre una sezione dell’esposizione è interamente dedicata al confronto tra la produzione artistica di Bezzuoli con quella di maestri a lui contemporanei come Francesco Hayez, Massimo D’Azeglio e Ingres.

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Il Donatello a Palazzo Strozzi e Musei del Bargello

Inaugurata il 19 marzo, la mostra su Donatello riempie le sale della Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello. Un’esposizione storica che ha l’obiettivo di percorrere la vita e l’arte di uno dei più importanti maestri dell’arte italiana. Una riflessione, quella su Donatello, che si trasforma in un viaggio attraverso materiali, tecniche e generi. Quadri e sculture diventano strumenti grazie ai quali celebrare il Rinascimento, in un confronto continuo tra lo scultore simbolo del Quattrocento e altri grandi maestri, da Brunelleschi a Masaccio.

Le Pietà di Michelangelo al Museo del Duomo

Dal 24 febbraio, il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze ospita le tre Pietà di Michelangelo, per la prima volta esposte una accanto all’altra nella sala della Tribuna. Aperta al pubblico fino al 1 agosto, l’esposizione vede protagoniste l’originale della Pietà Bandini e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini, provenienti dai Musei Vaticani. Un viaggio nella scultura e nella mente di Michelangelo, dal giovane Buonarroti del 1500 al più anziano e tormentato artista del 1552.

I tratti di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia

È ancora Michelangelo protagonista della mostra visitabile dal 15 febbraio al 19 giugno presso la Galleria dell’Accademia di Firenze. Un’esposizione in cui al centro appare un Michelangelo insolito, visto dagli occhi esterni di Daniele da Volterra. Allievo del grande maestro, Daniele Ricciarelli detto da Volterra ne fu amico stretto e collaboratore. Presente alla morte del grande artista, Ricciarelli ricevette l’incarico di realizzare due ritratti in bronzo dal nipote di Michelangelo, Lionardo Buonarroti, gli stessi ritratti che l’esposizione permette di studiare, per osservare un grande maestro da una diversa prospettiva.

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