Detenuti 'materializzati' a teatro grazie tecnologie

Toscana

A Firenze debutta 'One Man Jail', primo esempio genere in Italia

(ANSA) - FIRENZE, 22 DIC - Giovani detenuti 'materializzati' sul palco in diretta streaming, intrecciando teatro e tecnologia per ribaltare regole e percezioni e portare il carcere fuori dal carcere. È in arrivo a Firenze 'One Man Jail: le prigioni della mente', l'unico spettacolo in Italia che utilizza le tecnologie digitali per un progetto di teatro in carcere, in scena in prima assoluta l'8 e il 9 gennaio, ore 21, al Teatro Cantiere Florida.
    Proposto e prodotto da Compagnia Interazioni Elementari, diretta da Claudio Suzzi, lo spettacolo porta digitalmente sul palco in tempo reale i giovani attori detenuti dell'Istituto per i minorenni Meucci di Firenze, per raccontare una storia di ossessioni e libertà, mentre il pubblico si trasformerà per due ore in un gruppo di prigionieri. La storia è quella di Frank Petroletti - interpretato dall'attore Filippo Frittelli - comico che, all'apice del successo, viene arrestato e incarcerato.
    All'interno della prigione, di fronte a un pubblico di detenuti ostili e disinteressati, si prepara a esibirsi nella sua ultima performance. Lo spettacolo si inserisce all'interno del progetto 'Streaming Theater: un ponte tra carcere e città', percorso di educazione ai mestieri dello spettacolo e della performance tramite l'utilizzo di tecnologie digitali, che vuole andare a colmare due bisogni fondamentali di chi abita l'istituto di detenzione minorile: stabilire un collegamento con la comunità esterna e ottenere una formazione lavorativa. "Lavoriamo perché i ragazzi vengano scritturati come attori - ha spiegato il regista Suzzi, fondatore di Interazioni Elementari e ideatore di Streaming Theater - remunerati come lavoratori dello spettacolo.
    Per questo sarà fondamentale distribuire lo spettacolo in modo da farlo circuitare il più possibile nei teatri della Regione Toscana e del circuito nazionale". (ANSA).
   

Firenze: I più letti