Maxi-ispezione hi tech con tecnologie moderne, anche botanica
Sopralluogo a sorpresa della polizia scientifica, stamani, nel bosco e di Scopeti di San Casciano Val di Pesa (Firenze), luogo dell'ultimo omicidio attribuito al cosiddetto Mostro di Firenze, l'uccisione dei francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i cui cadaveri furono trovati il 9 settembre 1985 da un cercatore di funghi. Personale di Firenze e della direzione di Roma è sul posto. L'obiettivo, secondo quanto appreso, è ottenere con tecnologie attuali la ricostruzione dei luoghi topografica, con rilievi che comprendono pure la strada, e forestale, per stabilire l'esatta disposizione della vegetazione. I rilievi della polizia Scientifica, secondo quanto emerge, riguardano la piazzola dell'omicidio, pochi metri nell'interno della campagna, tra i pini e bosco ceduo, ma anche la strada comunale che viene fotografata per le misurazioni e potrebbe essere la prima volta che le indagini scientifiche si espandono oltre il bosco, interessando un tratto di via Scopeti. I luoghi si sono conservati in modo quasi uguale a 36 anni fa, tuttavia si è modificato in varie fasi il sottobosco dove c'era la tenda in cui si accamparono i due francesi e dove il cercatore di funghi scoprì il cadavere dell'uomo, che tentò una fuga disperata nella macchia per sfuggire ai colpi di pistola che lo uccisero. Le operazioni sono svolte con apparati tecnologici attuali molto precisi che possono consentire di aggiornare gli studi investigativi fornendo uno scenario del luogo del delitto il più esatto e fedele possibile al tempo dell'omicidio del Mostro e quindi, di riflesso, dare riletture importanti alla procura di Firenze. Nelle indagini forestali, viene fatto notare, si può per esempio risalire alla presenza di residui (ceppi, piedi, radici) di piante che ora non ci sono più e di cui non c'è traccia apparente ma di cui il terreno conserva dei resti. Nel sopralluogo un drone della polizia scientifica ha sorvolato accuratamente a Scopeti di San Casciano (Firenze) la piazzola dell'ultimo delitto del Mostro di Firenze, dove furono uccisi i francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i cui corpi furono scoperti da un cercatore di funghi il 9 settembre 1985. I rilievi sono stati svolti con tecnologia 3d e, secondo quanto si apprende serviranno per ottenere una ricostruzione dello scenario che potrà essere pure usata a fini didattici e documentali nella formazione degli investigatori della polizia, oltre a divenire nuovo elemento di studio nelle indagini. Tra le modifiche visibili nel terreno, anche gli effetti di incendi boschivi ed eventi meteorologici. Secondo quanto appreso anche lo stradello di bosco dove fu ritrovato il cadavere di Jean Michel Kraveichvili tentò di scappare, a distanza dalla tenda dove dentro era rimasta uccisa la fidanzata, nel tempo si è molto modificato fino a sparire sotto la vegetazione. Il sopralluogo, svolto d'intesa con la procura di Firenze, è stato effettuato con apparati hi tech proprio per ottenere rilievi con cui ricostruire, attraverso il teatro virtuale, la scena del crimine in 3D. Non ci sono al momento nuovi elementi investigativi emersi, spiegano fonti.
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