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37/a edizione in programma dal 16 al 19 settembre
(ANSA) - FIRENZE, 09 AGO - Raccontano un pezzo della storia italiana lunga quasi due secoli gli otto diari finalisti alla 37/a edizione del premio Pieve Saverio Tutino, organizzato dal 16 al 19 settembre a Pieve Santo Stefano (Arezzo) dall'Archivio dei diari. 'Nessuna storia è piccola', il titolo della manifestazione 2021, che cade nel decennale dalla scomparsa di Saverio Tutino: il fondatore dell'Archivio dei diari sarà ricordato in più occasioni.
Tra le storie raccontate nei diari finalisti Gervasio Innocenti, oggi 69enne, riflette sulla pratica diaristica stessa con 'A casa del nonno, 2015-2020', intrapresa nelle lunghe giornate trascorse accanto al padre anziano. Il mosaico delle storie finaliste ha però suo inizio ideale nel 1848, con le lettere di Federigo Dalgas - 'Contro il 'popolo re'' -, affresco di un'Italia non ancora unita per estendersi agli anni del II guerra mondiale nelle memorie di Federico Hermanin de Reichenfeld con 'Una vita per l'arte, 1880-1950'. Con 'Le vite di Ines, 1917-1974' di Ines Ghiron sfilano personaggi come Primo Levi, Rita Levi Montalcini, Ugo La Malfa, Vittorio Foa. Tealdo Tealdi - 'La passione di Firenze, 1944-1945' -, impiegato della Soprintendenza, guarda con apprensione al destino del patrimonio artistico fiorentino quando la liberazione della città è imminente. Sentimenti contrastanti inquietano Furio Aceto - 'Comandante Aceto, 1943-1985 -, ufficiale dell'esercito regio, nel passaggio alla lotta partigiana. E poi ci sono l'epistolario di Rina Ferri e Brunero Zaghi, giovani innamorati separati dalla guerra che, adulti e cambiati, ritrovano il loro rapporto grazie al rapporto epistolare - 'Il pane che è tuo, 1951-1954' - e la autobiografia 'Più della guerra il collegio, 1931-1975' di Rodolfo Santovetti. Tra gli altri eventi delle quattro giornate la presentazione di diari diventati o raccolti in libri: 'Se verrà la guerra chi ci salverà?' di Patrizia Gabrielli (il Mulino); 'Nonostante la paura', testimonianza di Jean Paul Habimana; 'Nei miei okki' storia di Tania Ferrucci e 'Basta un vento lieve', raccolta di testimonianze di Dimmi-Diari multimediali migranti, tutti pubblicati da Terre di mezzo.
(ANSA).