'Presiede Rete Dafne'. Corte appello decide 3/12
(ANSA) - FIRENZE, 29 OTT - Hanno chiesto la ricusazione del giudice Marco Bouchard, che presiede il processo, i legali dell'ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due militari imputati di violenza sessuale a due studentesse americane per fatti avvenuti la notte tra il 6 e il 7 settembre 2017 a Firenze. Gli avvocati Daniele Fabrizi e Serena Gasperini, difensori di Costa, hanno presentato un'istanza su cui la corte di appello deciderà il 3 dicembre. La richiesta di ricusazione, secondo quanto spiegato dall'avvocato Fabrizi, riguarda l'incarico del giudice Marco Bouchard come presidente di Rete Dafne Italia per l'assistenza alle vittime di reati, e i rapporti della stessa Rete col Comune di Firenze, parte civile nel processo. "Bouchard è presidente di Rete Dafne Italia - afferma Fabrizi -, associazione la cui sede di Firenze è stata istituita in collaborazione col Comune" che "è anche parte civile nel processo contro Costa". Presto i legali presenteranno anche alla corte di appello un'istanza per la sospensione del processo.