Come spendono i loro soldi i governi dei Paesi OCSE?

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico è un’organizzazione internazionale che riunisce 38 Paesi democratici con economie di mercato sviluppate – tra cui l’Italia. Il suo principale obiettivo è quello di promuovere politiche pubbliche che favoriscano una crescita economica sostenibile, il commercio internazionale, l’innovazione e il miglioramento del benessere sociale e ambientale nei Paesi membri e a livello globale. Trattandosi di un organo di carattere consultivo, porta avanti la sua missione favorendo la condivisione di buone pratiche e il dialogo tra governi, e generalmente la sua azione non si spinge oltre l’analisi comparata dei dati e il fornire indicazioni di massima basate su di essa. È interessante notare come nonostante condividano caratteristiche economiche di base simili, i membri dell’OCSE adottino approcci e soluzioni politiche anche molto diverse tra loro. Queste differenze rispecchiano storie nazionali, strutture economiche, priorità politiche e contesti culturali distinti. Uno dei modi più efficaci per cogliere questi divari è guardare alla spesa pubblica: quanti soldi spendono i governi dei Paesi OCSE? E, soprattutto, in cosa investono queste risorse? I dati Un’analisi del sito web di statistica Our World in Data mostra che nel 2023 il Lussemburgo spendeva 66.462 dollari per ogni suo abitante, mentre il Cile quasi 58mila in meno: 8.468 dollari. Questi dati sono aggiustati in base alle differenze del costo della vita tra i Paesi, così da renderli comparabili tra loro. Oltre al Lussemburgo, gli altri Paesi OCSE con la spesa pro capite più alta sono Norvegia , Austria , Belgio e Islanda , mentre Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Germania, Stati Uniti e Italia spendono tutti tra i 30mila e i 35mila dollari pro capite. Il nostro Paese nel 2023 ne spendeva 31.016. Nella parte bassa della lista, con una spesa inferiore ai 15mila dollari per abitante, oltre al Cile troviamo Bulgaria, Costa Rica, Turchia, Messico e Colombia. Le categorie Ma le differenze tra Paesi sono enormi anche guardando alle più significative categorie di spesa pubblica. Nel 2023 la spesa per la protezione sociale – che include le pensioni e le misure di welfare e rappresenta la porzione più ampia della spesa governativa nella maggior parte dei Paesi OCSE, specialmente quelli europei – rappresentava oltre il 40% del budget in Finlandia , Lussemburgo , Danimarca , Germania e Francia , mentre tra il 35% e il 40% in ben 16 Paesi: Portogallo, Spagna, Giappone, Svizzera, Italia , Austria, Polonia, Belgio, Svezia, Norvegia, Slovenia, Lituania, Slovacchia, Grecia, Paesi Bassi e Irlanda. Gli Stati Uniti sono il Paese dove era invece più bassa, ammontando al 20,7% del budget federale, mentre in Islanda, Corea del Sud, Colombia, Australia, Costa Rica, Ungheria, Israele, Croazia era inferiore al 30%. Stati Uniti al vertice per spese sulla salute Nonostante non esista un sistema sanitario nazionale, gli Stati Uniti sono il Paese che spende di più per la salute in relazione al suo budget totale, il 26,4%, seguito da Colombia, Irlanda, Giappone, Costa Rica e Repubblica Ceca, tutti con una percentuale oltre il 20%. In Ungheria e Svizzera, invece, si spende meno del 10%, mentre l’Italia è l’ottavo Paese OCSE che spende la percentuale minore: 12,7%. Per quanto riguarda l’educazione, spiccano il Costa Rica, che spende il 21% del suo budget statale, la Svizzera , Israele e il Cile , mentre l’Italia, insieme alla Grecia, è all’ultimo posto con il 7,2%. Guardando, infine, alla difesa, nel 2023 Israele spendeva il 15,2% del suo budget nazionale: quasi il doppio rispetto al secondo Paese in lista, ovvero gli Stati Uniti .

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