I quartieri più ricchi (e poveri) delle grandi città: cerca il tuo

Tra le grandi città italiane, anche quest’anno, è la più ricca. O almeno quella i cui contribuenti denunciano un imponibile Irpef più alto. Parliamo di Milano, capitale economica del Paese non da oggi che, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero per l’economia e le finanze , ha fatto registrare una media di oltre 36mila euro nelle dichiarazioni dei redditi 2024 . Ma Milano, come ogni città di una certa dimensione, non è tutta uguale. Tra le varie aree della metropoli ci sono infatti differenze anche molto significative nel tenore di vita dei residenti. Che si riflettono puntualmente su quello che comunicano al Fisco. Tra Brera, pieno centro meneghino, e Quarto Oggiaro, periferia Nord, per esempio, c’è un salto di redditi dichiarati pari a quattro volte: oltre 90mila euro contro circa 21mila. Divari analoghi, anche se non così esagerati, si trovano un po’ ovunque nei quaranta centri urbani per i quali il Mef da qualche anno mette a disposizione i dati fiscali aggregati per Codici di avviamento postale. Queste statistiche scattano un’ulteriore fotografia della geografia economica nel nostro Paese. Più ravvicinata e più dettagliata, uno zoom che permette di apprezzare la distribuzione del reddito, e dunque le diseguaglianze, tra un quartiere e un altro dello stesso Comune. Vediamo il risultato di questa istantanea in alcune delle maggiori città con l’aiuto di una serie di mappe interattive. Roma Nella capitale, come in altri grandi centri italiani e non solo, è l’area più centrale quella che fa registrare i Cap con le dichiarazioni al Fisco più alte: le zone delimitate dai Codici 00187, 00197, 00198, 00186 e 00193 risultano colorate di blu più scuro nella mappa . Si tratta di porzioni di territorio cittadino che comprendono, tra gli altri, il quartiere Parioli e il centro storico romano, quello dei grandi palazzi nobiliari della capitale. In queste zone il reddito pro capite risulta superiore anche a 60mila euro, tra i più alti del Paese. Se non visualizzi la mappa clicca qui Le cifre invece calano man mano che ci sposta verso la periferia . La regione più “povera” in assoluto, almeno a quanto risulta al fisco, la troviamo nella parte occidentale della capitale delimitata dal Cap 00119 che comprende anche Ostia Antica: circa 16mila euro euro di imponibile medio pro capite, quasi cinque volte meno i quartieri più abbienti. Discorso analogo per la periferia est che copre le frazioni di Tor Bella Monaca e Castelverde. Milano Anche a Milano, come a Roma, la distribuzione del reddito dichiarato appare per lo più concentrica. Nel senso che le cifre più alte - che non hanno paragoni in nessun’altra grande città del Paese - si trovano tutte nei quartieri più centrali. I Cap 20121 , 20145 , passando per l’area che comprende Sant’Ambrogio e San Vittore fanno registrare gli imponibili pro capite più alti del capoluogo lombardo. I colori sono più chiari, e i redditi più bassi, man mano che ci si allontana dal centro anche se restano complessivamente su livelli molto elevati per gli standard dei quartieri delle altre grandi città del Paese. Unica eccezione il Cap 20157 che, come detto, comprende Quarto Oggiaro a nord del capoluogo lombardo, il più basso della città. Torino Anche a Torino è il cuore della metropoli il luogo in cui vivono i residenti più facoltosi e dove si registrano, in generale, le entrate più alte. I Cap 10121 e 10123 sono tra le aree a più alto reddito, a cui si aggiungono 10133 e 10131 che coprono, tra gli altri, i quartieri Crocetta, Borgo Po e Cavoretto. Qui si registrano imponibili anche superiori ai 50mila euro pro capite. Se non vedi la mappa clicca qui Dalla parte opposta dello spettro, si colloca la zona subito a nord del centro. Ad Aurora i residenti dichiarano meno della metà del reddito rispetto ai quartieri più abbienti poco lontani. Napoli Le città di mare, che si sviluppano intorno ai rispettivi porti, presentano una geografia diversa da quelle di pianura. E la distribuzione dei redditi muta di conseguenza. E’ il caso di Napoli. Qui le zone più abbienti si affacciano sulla parte occidentale del Golfo: Chiaia , Posillipo e Mergellina . Tutti quartieri con imponibili medi oltre i 30 mila euro. I redditi più bassi, la metà o anche meno rispetto ai quartieri “alti”, si riscontrano nei Cap 80139, 80146 e 80142. Se non vedi la mappa clicca qui Le altre Come si diceva, sono 41 e città per le quali il Mef fornisce i dati relativi ai Cap. Tra le più popolose ci sono Genova, Firenze, Bologna. Nel capoluogo ligure i quartieri più abbienti sono quelli del levante cittadino lungo la costa e quelli più bassi in Valpolcevera nella zona interessata tra le altre cose dal crollo del Ponte Morandi. Se non vedi la mappa clicca qui A Firenze invece sono le zone più centrali delimitate dai Cap 50132, 50129 e 50123 quelle con i redditi Irpef più ingenti: tra i 33 e i 37mila euro. Più “povere” invece le aree occidentali dove i redditi scendono anche sotto i 20mila euro. Se non vedi la mappa clicca qui A Bologna, infine, i quartieri più facoltosi sono concentrati nella parte centro-meridionale della “Dotta”: 40135 e 40136 i Cap corrispondenti. Se non vedi la mappa clicca qui

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

I quartieri più ricchi (e poveri) delle grandi città: cerca il tuo