Dazi, mercati impazziti, Vix alle stelle: come tutelare i nostri risparmi?

Un giorno i mercati crollano; il giorno dopo, “rimbalzano”: è l’effetto-incertezza legato ai dazi, titolano i giornali. Presi dall’ansia, la sera apriamo l’home banking per controllare il nostro fondo comune, o il nostro investimento azionario o in titoli di Stato: vediamo magari un “segno meno” che erode i risparmi messi da parte negli anni e non sappiamo che fare. Ritirare i soldi, subito, di corsa? O aspettare che passi la tempesta? Le notizie quotidiane non aiutano a decidere con serenità: annunci sui dazi, smentite, trattative ingarbugliate, ipotesi su ipotesi, difficile capire cosa succederà, e scegliere di conseguenza. È l’incertezza, nemica giurata degli investitori più esperti, figuriamoci dei piccoli risparmiatori poco avvezzi a prendersi rischi. La paura di rimetterci tanti, troppi soldi, può giocare brutti scherzi. Tutti gli esperti di mercati finanziari invitano alla calma: quando il mare si fa grosso, meglio stare sottocoperta. Già, ma quanto grosso? Come sono le previsioni, qual è il “bollettino del mare” sui mercati per le prossime settimane? Difficilissimo dirlo. Di certo, esiste un indice specifico che monitora le oscillazioni del mercato azionario; ed ha toccato in questi giorni picchi altissimi. Si chiama Vix, crasi di Volatility Index . Non serve in caso di raffreddore, come il quasi omonimo farmaco, ma è usato sui mercati americani per calcolare la “volatilità” dell’indice S&P 500, il più importante di Wall street. Misura, in pratica, l’altezza delle onde quando il mare è agitato. I listini si muovono poco o nulla, di uno “zero virgola” in positivo o in negativo? Il mare è in bonaccia, il Vix è prossimo allo zero. Arriva burrasca, e le onde aumentano? L’indice cresce: sia che i listini azionari salgano molto, sia che scendano tanto, perché misura l’ampiezza delle oscillazioni, come un sismografo, non la direzione. Poiché è calcolato sui prezzi delle opzioni , più l’indice ha un valore alto più vuol dire che gli investitori prevedono forti oscillazioni nei prezzi delle azioni agganciate a quelle opzioni: insomma si aspettano tanta incertezza. La parola d’ordine ‘nemica’ dei piccoli risparmiatori . Tutti gli stessi esperti di prima, ripetono lo stesso mantra: incertezza, ossia è difficilissimo fare previsioni attendibili adesso, in piena tempesta economico-finanziaria. “Con l’annuncio di tasse doganali elevate e su numero molto alto di Paesi, l’incertezza economica finanziaria regna sovrana – spiega a Sky Tg24 Andrea Monticini, professore di economia all’Università Cattolica di Milano – e questa incertezza riguarda sia la finalità ultima che il presidente degli USA Trump si prefigge, sia soprattutto le possibili risposte delle controparti, quindi se si vada o meno verso una guerra commerciale. Tutto questo nessuno davvero lo sa – ammette Monticini – e questo incide sulle scelte economiche di tutti noi. I recenti cali dei mercati, seguiti da recuperi repentini, ne sono la testimonianza. In questa ottica, per un piccolo risparmiatore è meglio restare fermi. Se si è investito in azioni, l’orizzonte temporale è di almeno 5 o 10 anni. Se si è investito in obbligazioni, l’orizzonte temporale è un po’ più breve, ma non può essere legato alle fortissime oscillazioni di questi giorni”. A guardare al brevissimo periodo infatti sono gli investitori professionali, che cercano di sfruttare ogni piccolo movimento dei prezzi per migliorare le loro performance , o i trader, coloro che cercano di guadagnare comprando e vendendo strumenti finanziari a ritmi serrati, a cadenza quotidiana se non di minuto in minuto, sempre più aiutati da algoritmi e strumenti informatici. I piccoli risparmiatori – un tempo si parlava di “cassettisti”, perché mettevano i loro titoli in un cassetto della scrivania e non ci pensavano più per mesi o anni – è giusto che seguono le vicende economiche, ma sempre con una ottica di lungo periodo; a differenza dei trader, che operano day by day. Ps i trader possono investire e ‘scommettere’, se vogliono, anche sullo stesso Vix.

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