Dalla guerra in Ucraina a Taylor Swift: le previsioni per il 2025 dei mercati predittivi

Nel 2024, almeno per quanto riguarda la corsa alla Casa Bianca, si sono rivelati più affidabili dei sondaggi visto che con un certo anticipo hanno azzeccato la vittoria di Donald Trump. Questo non vuol dire che siano infallibili ma, quando si tratta di indovinare il futuro, i cosiddetti “prediction market”, piattaforme che permettono agli utenti di scommettere a favore o contro l’esito di un determinato evento, sono ormai uno strumento da tenere presente. Anche perché raccolgono opinioni su tutto o quasi. E dunque anche su quello che accadrà nel 2025, dall’Ucraina a Gaza, passando per l’economia, il gossip e l’intrattenimento. Con una premessa necessaria: i mercati predittivi sono disegnati per cambiare nel tempo seguendo l'andamento delle scommesse. Per la maggior parte delle previsioni che osserveremo qui di seguito gli scambi sono all’inizio e dunque, a maggior ragione, potranno mutare anche considerevolmente nei prossimi mesi. Scenari di guerra Partiamo dai conflitti. I fronti caldi, come noto, non mancano. A cominciare dalla guerra in Ucraina che il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato di voler vedere conclusa piuttosto in fretta. E proprio sull’intenzione del prossimo inquilino della Casa Bianca puntano gli scommettitori della piattaforma Polymarket che alla domanda “Ci sarà un cessate il fuoco in Ucraina entro la fine del 2025?” rispondono affermativamente nel 60% dei casi. Insomma, gli utenti ritengono che la fine delle ostilità tra Mosca e Kiev entro i prossimi 365 giorni sia un evento più probabile del suo contrario. Ad essere pignoli, osservando l’andamento delle quote nel tempo, si nota un calo della fiducia: solo pochi giorni fa la percentuale era del 70%. Per il resto, la quiete delle armi non dovrebbe portare altri grossi cambiamenti nell’area nel 2025. L’uscita di scena del presidente russo Vladimir Putin raccoglie infatti solo il 14% di consensi, ancora meno l’ingresso dell’Ucraina nella Nato: appena 8%. Più articolate risultano le previsioni per quanto riguarda l’altro grande fronte di guerra che ha caratterizzato il 2024, quello tra Israele e Hamas. Secondo i mercati predittivi le possibilità di un cessate il fuoco entro il 31 gennaio si fermano al 33%, circa un terzo. Salgono però significativamente se la tempistica si allunga fino al 31 marzo. C’è ottimismo, dunque, anche se la situazione resta complicata e questo si riflette pure sulle scommesse. Quando ci si domanda se entro il 31 dicembre 2025 Israele avrà abbandonato militarmente la Striscia la risposta dei mercati è più negativa che positiva. Per il 66% degli scommettitori alla fine dell’anno in corso i militari di Tel Aviv si troveranno infatti ancora a Gaza. Economia Come si diceva, i “prediction market” spaziano su quasi ogni argomento ormai, economia compresa. E dunque anche i bitcoin. In questi giorni la valuta virtuale sta viaggiando intorno ai suoi massimi storici: circa 100mila dollari per un bitcoin grazie ad un balzo cominciato a novembre in corrispondenza dell'elezione di Donald Trump. Continuerà la sua corsa? Secondo gli utenti di Polymarket, le probabilità di una crescita ulteriore nel 2025 sono superiori a quelle di una discesa. L’eventualità che la moneta digitale raggiunga un valore di 110mila dollari nel corso dell’anno raccoglie così il 93% dei consensi, mentre a quota 120mila e 130mila vengono attribuite, rispettivamente, il 78% e il 72% di possibilità. Quanto alle mosse della Federal Reserve, i “prediction market” ritengono maggiormente probabile un doppio taglio dei tassi, pari a 50 punti base complessivi, nel 2025. Questa eventualità raccoglie il 27% di consensi nelle scommesse. 19% di chance, invece, per tre tagli e 17% per uno solo. Sempre sul fronte economico, c’è anche chi scommette su quale sarà l’azienda con maggior capitalizzazione in borsa al mondo alla fine del 2025. Gli utenti della piattaforma hanno individuato due chiare favorite in questa corsa, Apple e NVIDIA. La Mela e il produttore di processori in questo momento raccolgono entrambe il 40% di probabilità. Molto più distanziata Microsoft con il 12%. Mentre Alphabet, l’azienda che possiede Google, si deve accontentare di un misero 2%. Una consolazione per la società del motore di ricerca arriva però dall’intelligenza artificiale. Le probabilità che sia proprio Google ad avere entro la fine del 2025 il miglior modello di IA in circolazione si attestano al 35%, di poco superiori a quelle attribuite a OpenAI, l’azienda di ChatGPT che si ferma al 33%. Intrattenimento e gossip I mercati predittivi non esercitano le proprie capacità di indovinare il futuro solo su temi seri, come la guerra o l'economia. Anche intrattenimento e gossip possono diventare oggetto di scommesse. Per esempio, quale sarà il film che incasserà di più al botteghino americano nel 2025? Secondo Polymarket, il maggiore indiziato è Zootropolis 2. Il sequel della pellicola Disney uscita nel 2016 ha il 35% di chance di diventare il film più ricco dell’anno. Più distante, col 21%, si piazza Jurassic World: Rebirth, ancora più indietro il terzo capitolo di Avatar con il 12%. La passione per la scommessa e la previsione si può estendere infine anche ai pettegolezzi delle star. Qualche esempio? Il fidanzamento ufficiale tra la stella della musica pop Taylor Swift e il giocatore di football americano Travis Kelce dei Kansas City Chiefs nel 2025 raccoglie il 51% di possibilità. Sono più di quante ne incassi il divorzio tra Lana Del Rey e Jeremy Dufresne e meno di quelle del matrimonio tra Selena Gomez e Benny Blanco. Per gli utenti di Polymarket le nozze tra l’attrice e il cantautore hanno il 66% di chance di essere celebrate entro la fine dell’anno. Come funzionano Ma come funzionano i mercati predittivi? I “prediction market” permettono alle persone di acquistare azioni sull’esito futuro di un determinato evento, dalle elezioni alle partite di calcio, come se si giocasse in borsa. Il prezzo delle azioni si muove nel tempo, oscillando da 0 a 1 dollaro, in base alle compravendite: se si verificano più acquisti su un certo risultato il prezzo sale, se invece prevalgono le vendite, viceversa cala. Proprio queste oscillazioni restituiscono il polso complessivo dell’opinione degli investitori. Un’opinione - sostengono i fautori di queste piattaforme - informata e non campata per aria proprio perché ci sono di mezzo i soldi che costringono a effettuare scelte razionali, ponderate.

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