In quali regioni d'Europa è più comune lo shopping online?

Con l’avvicinarsi del periodo natalizio è partita ufficialmente la caccia ai regali. Nell’ultimo decennio, i luoghi dove trovarli sono cambiati radicalmente: sempre più consumatori non si spostano dal divano di casa, effettuando i propri acquisti su internet. Una manna dal cielo per chi è costretto a viaggiare chilometri per raggiungere il negozio più vicino e chi detesta la calca dei centri storici nei week end pre-natalizi, ma una disgrazia per i tanti negozi fisici che nell’ultimo decennio hanno cessato la propria attività a causa della concorrenza spietata degli shop online. Negli Stati Uniti, il fenomeno delle chiusure di massa è stato addirittura definito “retail apocalypse”: l'apocalisse dei negozi fisici. Oggi, quindi, il modo di fare shopping dei cittadini europei è molto diverso rispetto a qualche anno fa. Un sondaggio effettuato da Eurostat mostra come nel 2023 in media la maggioranza dei cittadini europei di età compresa tra i 16 e i 74 anni – il 58,1% – abbia effettuato almeno un acquisto di beni o servizi su internet nei tre mesi precedenti l'indagine. Ma non tutti i Paesi europei comprano online allo stesso modo: in tutte le regioni di Repubblica Ceca, Danimarca, Irlanda, Francia , Paesi Bassi, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Estonia, Lussemburgo e Malta la percentuale è superiore alla media Ue, mentre in tutte le regioni di Bulgaria, Grecia, Italia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovenia, Croazia, Cipro e Lettonia è più bassa. In 21 regioni dell'Unione europea almeno l'80% delle persone ha fatto acquisti online nei tre mesi precedenti al sondaggio Eurostat: 11 di queste si trovano nei Paesi Bassi , 4 in Svezia, 3 in Danimarca, 2 in Irlanda e una in Repubblica Ceca. Le prime 6 regioni si trovano tutte nei Paesi Bassi: sono Utrecht , Noord-Holland , Overijssel , West-Nederland , Drenthe e Friesland . Sono 20 invece le regioni in cui meno del 35% della popolazione ha acquistato prodotti o servizi via internet: 6 si trovano in Romania, 5 in Italia e in Bulgaria, 3 in Francia e una in Polonia. Solo in due regioni dell'Ue la percentuale scende sotto quota 20%: quella bulgara di Yugoiztochen e la regione francese d’oltremare della Guadalupa . In Italia enormi disparità Le percentuali relative alle regioni italiane mostrano grandi disparità tra il nord e il sud del Paese. In Calabria , Campania e e Sicilia si registrano valori tra i più bassi d’Europa: Calabria e Campania, in particolare, si trovano rispettivamente al settimo e all’ottavo posto tra le regioni dell’Ue dove meno persone effettuano acquisti online, superate solo da alcune regioni della Bulgaria e dalla sopracitata Guadalupa. Le regioni dove si effettuano invece più acquisti online – ma le percentuali rimangono comunque sotto la media europea – sono la Provincia di Trento , la Lombardia e l’Emilia-Romagna , mentre la media italiana ammonta al 39,9%. Di seguito la lista con le percentuali relative a tutte le regioni italiane: Provincia Autonoma di Trento: 51.3% Lombardia: 48.3% Emilia-Romagna: 46.8% Provincia Autonoma di Bolzano: 46.7% Veneto: 44.5% Piemonte: 43.3% Lazio: 42.9% Friuli-Venezia Giulia: 42.9% Toscana: 42.6% Liguria: 42.2% Valle d’Aosta: 41.6% Sardegna: 39.7% Marche: 39.4% Umbria : 39.2% Abruzzo: 37.4% Molise: 36.4% Puglia: 31% Basilicata: 29.9% Sicilia: 25.9% Campania: 23.9% Calabria: 22.9%

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