Nissan annuncia taglio 9000 posti di lavoro e riduce capacità produttiva mondiale del 20%
EconomiaLa causa è dovuta alle difficoltà incontrate nel mercato cinese, dove la concorrenza delle case automobilistiche locali ha fatto registrare a Nissan un calo nelle vendite del 14,3%, e in quello statunitense, dove gli ultimi modelli rilasciati non hanno avuto il successo sperato. Questi due mercati rappresentano la metà delle vendite globali di Nissan
La casa automobilistica giapponese Nissan Motor ha annunciato che taglierà 9000 posti di lavoro a livello globale e ridurrà la capacità produttiva di un quinto. Non solo: ha anche rivisto al ribasso le previsioni di profitto annuale a causa delle difficoltà incontrate in Cina e negli Stati Uniti, riducendolo a 150 miliardi di yen (975 milioni di dollari) e segnando la seconda revisione al ribasso dopo un taglio del 17% all'inizio dell'anno.
I dati e le motivazioni
Come molte altre case automobilistiche, Nissan si trova a fare i conti con la concorrenza spietata della Cina sul fronte delle auto elettriche. La casa nipponica ha visto il profitto, nel secondo trimestre (luglio-settembre), crollare dell'85%, mentre le vendite globali sono calate del 3,8% a 1,59 milioni di veicoli nella prima metà dell'anno fiscale. La causa principale è proprio un calo del 14,3% in Cina, ma anche le vendite negli Stati Uniti sono diminuite di quasi il 3%, attestandosi a circa 449mila veicoli. Insieme, questi due mercati rappresentano quasi la metà delle vendite globali di Nissan in termini di volume.
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Il ceo Uchida: "Queste misure non implicano che l'azienda si stia ridimensionando"
Makoto Uchida, amministratore delegato di Nissan, ha spiegato inoltre che alcuni modelli negli Stati Uniti non hanno ottenuto il successo sperato e che l'azienda è stata sorpresa da una rapida crescita della domanda di veicoli ibridi. "Nissan ristrutturerà la sua attività per diventare più snella e resiliente - ha dichiarato -, riorganizzando anche la gestione per rispondere in modo rapido e flessibile ai cambiamenti dell'ambiente aziendale. Queste misure non implicano che l'azienda si stia ridimensionando".