A che età si va in pensione nel resto d'Europa?

L’età media nei Paesi dell’Unione europea sta crescendo, e con lei anche il costo dei sistemi pensionistici. Per questo motivo, negli ultimi anni quasi tutti i governi europei hanno messo in atto riforme per alzare l’età pensionabile, incontrando più o meno resistenza da parte dell’opinione pubblica. In Francia, ad esempio, nel maggio dell’anno scorso si sono tenute una serie di accese proteste e scioperi contro la decisione del governo Macron di alzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni entro il 2030. La riforma è poi stata implementata per un colpo di mano del presidente, che grazie ai poteri concessi dalla costituzione francese ha potuto bypassare il voto in parlamento. Ma quali sono le età pensionabili nei principali Paesi europei? Secondo gli ultimi dati OCSE disponibili, riferiti al 2022, la Danimarca è il Paese europeo in cui si va in pensione più tardi, 67 anni, e anche quello che ha previsto gli aumenti più importanti per il futuro: tra qualche anno i danesi potranno andare in pensione solo dopo aver raggiunto i 74 anni di età. Seguono i Paesi Bassi con 66,6 anni, l’Irlanda con 66, la Germania con 65,8 e il Portogallo con 65,6. Guardando al futuro, i Paesi europei con l’età pensionabile che tra qualche anno avranno l’età pensionabile più alta, dopo la Danimarca, sono Estonia e Italia, a pari merito con 71 anni. I Paesi dove invece si va in pensione più presto sono Slovenia, Lussemburgo e Grecia, tutti con 62 anni di età. I primi due non prevedono alcun aumento futuro, mentre la Grecia, il Paese europeo con la spesa pensionistica più alta di tutti, prevede di aumentare l’età pensionabile a 66 anni nei prossimi anni. E in Italia? L’Italia, con 64 anni, si trova nella parte bassa della classifica riferita al 2022, ma nel frattempo l’età pensionabile è aumentata e ad oggi si attesta a 67 anni. Come abbiamo visto, secondo i dati OCSE, se nel frattempo altri governi non attueranno riforme più stringenti in futuro il nostro Paese potrebbe essere quello con la seconda età pensionabile più alta d’Europa, 71 anni, dietro solo alla Danimarca e a pari merito con l’Estonia. La legge che ha portato l’età pensionabile a 67 anni fu approvata nel 2011 dal governo Monti e venne accolta molto negativamente dalla maggior parte dell’opinione pubblica. Si trattò tuttavia di una misura necessaria a salvare i conti del nostro Paese, il secondo in Europa, dopo la Grecia, con la spesa per il sistema pensionistico più alta. In realtà, ormai da qualche anno in Italia è stato introdotto un regime temporaneo che permette di richiedere la pensione anticipata: prima si trattava della cosiddetta “quota 100”, introdotta dal governo M5S-Lega, e dal 2023 di “quota 103”, che prevede di poter andare in pensione con un’anzianità contributiva di 41 anni e un’età anagrafica di almeno 62 anni. Questo regime, tuttavia, scadrà a fine 2024 e scopriremo a breve se il governo Meloni la rinnoverà nella manovra di bilancio 2025.