Il ministro dell'Economia è intervenuto all'evento di Bloomberg Future of Finance Italy. Come ha spiegato Giorgetti, verranno tassati "i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l'intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi". Poi la precisazione del sottosegretario al Mef Federico Freni: "Invito a sentire esattamente le parole del ministro Giorgetti: non c'è allo studio nessun aumento delle tasse per nessuno"
La manovra “richiederà sacrifici da tutti". Con queste parole il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha commentato la manovra di governo nel corso dell'evento di Bloomberg Future of Finance Italy. Il ministro ha detto anche che verranno tassati "i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l'intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi". Ciò non vuol dire che siano allo studio nuove tasse. Lo ha precisato il sottosegretario al Mef Federico Freni interpellato in Transatlantico dopo l'intervista a Bloomberg del ministro dell'Economia. "Invito a sentire esattamente le parole del ministro Giorgetti: non c'è allo studio nessun aumento delle tasse per nessuno. Le nuove tasse non fanno parte del Dna di questo governo, lo abbiamo detto due anni fa e lo ribadiamo, evitiamo boutade". Quando Giorgetti dice che "tutti dovranno contribuire" dice "una cosa scontata: tutti devono pagare le tasse, non ci sono nuove tasse allo studio, è escluso".
Giorgetti: "Serve contributo di tutti"
Il ministro Giorgetti ha anche aggiunto che "ci sarà una chiamata alla contribuzione, ragionato e razionale, per tutti, non solo per le banche" ma anche per altri settori che hanno beneficiato della congiuntura come la difesa. "Le aziende - ha specificato - non fanno beneficenza e i contributi volontari non esistono" ma "esiste la stella polare che è l'articolo 53 della Costituzione" in base al quale "tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità della nazione" visto che l'Italia è impegnata in un "percorso particolarmente esigente di rientro" riportando il deficit sotto il 3% nel 2026, mentre la Francia conseguirà questo obiettivo nel 2029. Si tratterebbe di "tassare utili determinati in modo corretto", ha spiegato, osservando che "chi lavora su base transfrontaliera fare determinati passi, chi come le categorie che aderiscono al ravvedimento operano dovranno accettare l'idea che devono dichiarare di più: ci rivolgiamo a tutti". Ma, precisa "non si tratta di replicare la narrativa degli extra profitti bancari", dicendosi "convinto alla fine troveremo una soluzione equilibrata".
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Bonelli: "Giorgetti vuole sacrifici? Tassi le grandi ricchezze"
Il portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli ha ripreso le parole del ministro Giorgetti attaccando il governo Meloni che "ha tolto la maschera e, dopo le bugie dette durante le elezioni europee, annuncia agli italiani che la manovra sarà lacrime e sangue". Giorgetti, ha proseguito Bonelli, "afferma che tutti siamo chiamati a contribuire. Tutti chi? Pensionati, dipendenti pubblici, operai e operaie? No, grazie! I soldi, la premier Meloni li prenda dove la ricchezza si è accumulata, e certamente i risparmi non possono essere realizzati tagliando la spesa pubblica in settori fondamentali come sanità, trasporti, scuola, assistenza sociale e sanitaria agli anziani, e ai comuni per il funzionamento delle nostre città".