La disoccupazione in Italia non è mai stata così bassa dal 2008. I numeri

A luglio il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 6,5%, 0,7 punti percentuali in meno rispetto al 7,2% registrato a inizio anno. Un dato addirittura migliore rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019, quando i disoccupati toccavano quota 10%. Oggi il mercato del lavoro sembra essersi ripreso anche dallo stop della crisi da Covid-19 e aver ripreso a navigare a gonfie vele come non accadeva da oltre 15 anni a questa parte: l’ultima volta che in Italia si scese sotto quota 6,5% di disoccupati fu nei primi mesi del 2008, poco prima di essere colpiti dalla crisi finanziaria. In linea con la media europea Rispetto alla media europea, stabile intorno al 6% dal 2022, l’Italia è un caso abbastanza particolare, ma in linea con i Paesi dell’Europa meridionale. La Spagna, oggi il Paese europeo con il tasso di disoccupazione più alto, ha visto scendere quest’ultimo dal 13,1% di inizio 2023 all’11,5% attuale, passando dal 12% di un anno fa. Negli ultimi sei mesi la Grecia ha guadagnato quasi un punto e mezzo percentuale, passando dall’11,3% di inizio anno al 9,9% di luglio. Prima della pandemia, a inizio 2019, i disoccupati in Grecia erano il 19,9% della forza lavoro. In realtà, il Covid-19 sembra essere stato solo un incidente di percorso per le economie dei paesi dell’Europa meridionale, che dopo aver subito i gravi danni della crisi del 2008, stavano registrando trend positivi già da una decina di anni a questa parte. In alcuni Paesi dell’Europa centrale e settentrionale, invece, il tasso di disoccupazione è in leggero aumento negli ultimi mesi. In Svezia e Finlandia, ad esempio, oggi è più alto che in Italia e nel giro dell’ultimo anno è aumentato rispettivamente da 7,1% e 7,5% a 8,6% e 8,5%. La Germania, uno dei Paesi europei con il tasso di disoccupazione più basso, i non occupati sono aumentati dal 3% di un anno fa al 3,4% attuale. In Francia, nell’ultimo anno, sono invece rimasti piuttosto stabili intorno al 7,5%. In calo anche la disoccupazione giovanile Anche i numeri relativi alla disoccupazione giovanile in Italia sembrano incoraggianti, sebbene il nostro Paese si piazzi al sest’ultimo posto in Europa e la discrepanza tra disoccupati totali e giovani rimanga ampia. Tra la forza lavoro under-25 non è occupato il 20,8%: 1,1 punti percentuali in meno rispetto a inizio anno, 2 rispetto a un anno fa e ben 11 rispetto a inizio 2019. La media europea si attesta intorno al 14,5%, in calo di circa mezzo punto percentuale da gennaio ma allo stesso livello di un anno fa. Forse un po’ a sorpresa, a luglio la Svezia era il paese europeo con la percentuale più alta di giovani disoccupati: il 25,8%, in aumento di 8 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2023. Segue a stretto giro la Spagna con il 25,5%, un dato che è invece in miglioramento di 2 punti percentuali e mezzo sia rispetto a gennaio che a un anno fa. In Germania la disoccupazione giovanile sale al 6,6%, un punto percentuale in più a confronto con l’anno scorso. La Francia segue invece il trend dei paesi meridionali, con la disoccupazione tra gli under–25 in calo dal 18% di inizio anno al 17,2% di luglio.