Nvidia: da titolo di nicchia a "popstar" dei mercati globali

Negli ultimi due anni, chi non ha avuto in portafoglio il titolo Nvidia di “invidia” nei confronti di chi lo aveva dovrebbe averne provata tanta, considerando la crescita del titolo del 160% in un anno e del 1000% dal 2022. In effetti anche gli ultimi conti avrebbero dovuto confermare questo andamento e il ruolo consolidato di Nvidia come principale beneficiario dal boom dell'intelligenza artificiale, ma così non è stato. Nel secondo trimestre il gigante di Santa Clara ha pubblicato ricavi in crescita del 120% su base annuale pari a 30 miliardi di dollari, ben al di sopra delle attese degli analisti, con utili in crescita del 160% rispetto ad un anno fa. Ma nonostante risultati superiori alle attese e previsioni per il prossimo trimestre altrettanto positive, dopo l'uscita dei conti, il titolo Nvidia ha subito un calo. Le vendite in borsa potrebbero essere legate alle preoccupazioni relative alla domanda di chip per AI nei prossimi trimestri ed ai ricavi dalle vendite del processore di ultima generazione Blackwell. La rivoluzione AI ha messo le ali a Nvidia Ma facciamo un passo indietro per spiegare cosa sia Nvidia e la sua evoluzione. La rivoluzione dell'intelligenza artificiale, decretata con l’arrivo del chatbot di OpenAI, Chat Gpt, è stata di gran lunga l’evento più importante nel mondo della tecnologia degli ultimi anni. La comparsa poi dei concorrenti Gemini di Google e Copilot di Microsoft hanno messo in primo piano il produttore di schede grafiche senza il quale gli stessi chatbot non sarebbero esistiti, vista la immane potenza di calcolo di cui hanno bisogno e che proprio i chip di Nvidia permettono di elaborare Con una quota di mercato del 90%, Nvidia ha lasciato ai propri competitor solamente le briciole. In altre parole, al momento, se sei una società che vuole sviluppare l'intelligenza artificiale generativa devi necessariamente contattare Nvidia. Dai videogiochi al successo planetario Quando si parla di Nvidia, la prima associazione che ci viene in mente sono però i videogiochi. Per tanti anni, la società è stata una delle principali case di produzione di schede video utilizzate per offrire, appunto, esperienze di gioco sempre più immersive e realistiche nel mondo del gaming. Dalle stalle alle stelle La metamorfosi della società non è successa in un giorno. Tutto è iniziato negli anni 2000 grazie all’istinto del co-fondatore e CEO, Jensen Huang. Fu lui, infatti, a prendere la decisione di investire nel settore dell’AI che ai tempi era solo fantascienza, sostenendo, che le GPU, originariamente progettate per il rendering grafico nei giochi, vista la loro capacità di fare più operazioni in parallelo, potevano fare molto di più. 24 anni dopo possiamo dire che ha avuto ragione. In un mondo in cui la domanda di potenza di calcolo continua a crescere esponenzialmente, Nvidia ha saputo quindi trasformarsi da produttore di schede grafiche per videogiochi in un gigante della tecnologia, alimentando la rivoluzione dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, come dimostra la recente volatilità del titolo, la sfida per Jensen Huang e il suo team sarà ora quella di mantenere questo slancio in un panorama sempre più competitivo e di dimostrare che Nvidia non è solo una meteora, ma un'azienda destinata a dominare la prossima era dell'innovazione tecnologica.