Bollette luce, possibile risparmio di 110 euro all’anno con tutele graduali: cosa sapere
Economia
fotogallery
10 foto
©IPA/Fotogramma
Il prossimo 1° luglio scade il regime di maggior tutela per l’energia: chi non avrà scelto un operatore sul mercato libero passerà al servizio a tutele graduali. “Proporremo di portare la componente a copertura dei costi di commercializzazione a 39 euro: in questo modo tra i due regimi di tutela ci saranno circa 110 euro di differenza”, ha detto Stefano Besseghini, presidente di Arera, al Sole 24 Ore. Prevista asta per il servizio di vulnerabilità a inizio 2025
1/10
©IPA/Fotogramma
- A breve 3,9 milioni di clienti non vulnerabili avranno maggiori dettagli su quali saranno le condizioni economiche del servizio a tutele graduali per il mercato della luce, che scatterà per coloro che non scelgono un operatore del mercato libero a partire dal prossimo 1° luglio
2/10
©Ansa
- “Faremo una valutazione alla fine di maggio per poter dare prime indicazioni ai venditori e vedremo se le diverse zone d’asta hanno conosciuto dinamiche diverse in termini di ingresso o uscita dal servizio di tutela”, ha dichiarato il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, che ha tracciato un quadro della situazione a Il Sole24 Ore
3/10
©IPA/Fotogramma
- Due le componenti di prezzo nel Stg: “C’è una prima parte a copertura dei costi di approvvigionamento di energia, che deriverà dalla media dei prezzi all’ingrosso del mese precedente, il Pun ex post, e un’altra, il parametro gamma, volta a coprire i costi di commercializzazione e definita sulla base delle offerte formulate dagli operatori. Questo valore, derivando da una media pesata sui numeri di clienti in tutela nelle diverse zone, dipenderà dalla situazione di giugno ma ad oggi è stimabile in 73 euro negativi”, ha detto Besseghini
4/10
©IPA/Fotogramma
- Poiché l’analoga componente dei clienti in tutela vale oggi circa 58 euro, continua Besseghini, “è facile stimare che tra il cliente in tutela e quello in tutela graduale si determinerà un risparmio di circa 130 euro. In effetti anche questo valore va preso con attenzione perché stiamo ora revisionando tale parametro. La nostra proposta è di portare tale valore a 39 euro la componente a copertura dei costi di commercializzazione. Il differenziale con Stg si collocherebbe nell’intorno dei 110 euro”
5/10
©IPA/Fotogramma
- In più, aggiunge Besseghini nell’intervista al quotidiano economico, “da qui a giugno, inseriremo in bolletta l’indicazione del nuovo fornitore delle tutele graduali in modo da consentire ai clienti di familiarizzare con l’operatore che andrà a subentrare essendosi aggiudicato, in asta, l’area di riferimento”
6/10
©IPA/Fotogramma
- Come è noto i vulnerabili (over 75, percettori di bonus sociale per disagio economico o fisico, utenti di isole minori non interconnesse o che vivono in strutture abitative d’emergenza, e chi usufruisce della legge 104 per le disabilità) restano nel regime di maggior tutela, ad oggi meno conveniente del Stg. “Quello dei vulnerabili è un mondo che godrà di un servizio indeterminato nel tempo con un prezzo efficiente. Al contrario il Stg è di fatto un servizio temporaneo, che funziona in modo graduale”
7/10
©IPA/Fotogramma
- In prospettiva, poi, come noto, anche per i vulnerabili ci sarà il passaggio a un nuovo meccanismo, il servizio di vulnerabilità e anche qui, come per l’Stg, ci sarà un’asta per definire chi gestirà il nuovo regime: “Verosimilmente si terrà nel primo trimestre del 2025 ed è una tempistica che consentirà all’assetto delle tutele graduali di sedimentare di modo che gli operatori possano fare le valutazioni necessarie a monte dell’eventuale partecipazione”, ha dichiarato il presidente di Arera
8/10
©Ansa
- A detta di Besseghini, la questione è soprattutto una. “La migliore difesa delle persone è avere pochi concetti chiari in testa che noi dobbiamo riuscire a rendere sempre più evidenti. Il primo è che non ha un particolare obbligo o una scadenza che potrebbe creare situazioni sgradevoli: in sostanza, se resti fermo dove sei, difficilmente ti capiterà qualcosa di controproducente. Il secondo è che di fatto oggi gli unici consumatori che devono valutare cosa fare entro un termine sono i consumatori non vulnerabili che stanno sul mercato libero”
9/10
©Ansa
- Come evidenzia Besseghini, sono 4 le tipologie di clienti del mercato dell’energia: “In fondo le categorie di consumatori sono quattro. Il consumatore in tutela vulnerabile non è chiamato a fare nulla, continuerà a essere servito (di fatto) dal servizio di tutela, il consumatore in tutela non vulnerabile passerà al servizio a tutela graduale e, stante la mancanza in questa fase si offerte più convenienti della tutela, certamente ha convenienza a rimanere in tutela”
10/10
©IPA/Fotogramma
- Poi ci sono altre due categorie: “Ci sono il consumatore sul mercato libero vulnerabile, che se soddisfatto del suo fornitore attuale può non fare nulla sapendo che in qualunque momento anche dopo il 1° luglio potrà rientrare nel servizio di tutela/vulnerabilità, e il consumatore nel mercato libero non vulnerabile che analogamente può rimanere con il suo fornitore attuale se soddisfatto ma deve essere consapevole che potrà rientrare nel servizio di tutela (e passare all’Stg) solo fino al 1° luglio”, evidenzia Besseghini