Bollette, quali elettrodomestici ci costano di più per pulire casa e come risparmiare
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Solamente considerando lavatrice, asciugatrice, ferro da stiro, aspirapolvere e scopa a vapore e con le tariffe medie odierne, si può arrivare a spendere anche più di 230 euro all’anno. Ma questa cifra potrebbe anche cambiare ed aumentare in virtù delle nuove tariffe in arrivo con la fine del mercato tutelato. L'analisi del sito Facile.it aiuta ad orientarsi sui costi e a capire come, eventualmente, abbatterli
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- Con l’arrivo, ormai imminente delle nuove tariffe dell’energia elettrica e la fine del mercato tutelato, potrebbe essere utile sapere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e come, eventualmente, provare a risparmiare usandoli. A dare una mano ecco un’analisi condotta dal sito Facile.it che ha analizzato i consumi dei principali elettrodomestici per la pulizia di casa
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- Il primo dato emerso è che solamente considerando lavatrice, asciugatrice, ferro da stiro, aspirapolvere e scopa a vapore e con le tariffe medie odierne, si può arrivare a spendere anche più di 230 euro all’anno. Ma questa cifra potrebbe anche cambiare ed aumentare
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- La lavatrice è il primo elettrodomestico preso in esame. Considerando la tariffa dell’energia elettrica del mercato tutelato, dunque aggiornata al primo trimestre dell’anno e pari a 0,25 euro al kWh, un nuovo modello da 9kg in classe energetica E costa per ogni lavaggio circa 22 centesimi di euro in energia. Con una ipotetica lavatrice ogni due giorni si spende circa 40 euro l’anno, ma se le lavatrici sono almeno una al giorno, o più, il costo raddoppia o aumenta ancora
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- Sono due i consigli per provare a spendere meno. Scegliere di fare solo lavatrici a pieno carico, ed evitare lavaggi a temperatura troppo elevata se non del tutto necessario. Per chi ha una tariffa energetica bioraria, meglio utilizzare la lavatrice solo durante le ore serali o nel weekend
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- Ecco poi l’analisi sull’asciugatrice. Un modello in classe A++ da 9 Kg consuma circa 1,6 kWh per ogni ciclo, pari ad una spesa di circa 40 centesimi di euro. Dunque, per far andare l’asciugatrice una volta ogni due giorni si spendono quasi 75 euro annui, potenziali e superiori a 150 se la usa una volta al giorno
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- Come tentare di abbattere i costi? Meglio iniziare con il centrifugare al meglio i capi in lavatrice prima di spostarli nell’asciugatrice. Poi, anche in questo caso, usando l’elettrodomestico a pieno carico, ma senza esagerare, anche perché troppi panni potrebbero ridurne l’efficienza e ottenere l’effetto contrario sulla bolletta
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- Passiamo al ferro da stiro. Normalmente i consumi variano tra i 1,8 e i 2,6 kWh ma, va detto, ne esistono in commercio diverse tipologie. Un ferro da stiro con consumo pari a 2,2 kWh pesa sulla bolletta per circa 60 centesimi di euro orari. Quindi, ad esempio, con due ore a settimana di utilizzo la spesa annuale può arrivare a circa 58 euro. In aumento se le ore impiegate sono, ovviamente, di più
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- Per risparmiare, meglio utilizzare il ferro quando si hanno più indumenti da stirare mentre sarebbe meglio evitare di lasciare l’elettrodomestico attaccato più del dovuto. Infine, occhio alla formazione del calcare che potrebbe far aumentare i consumi, ma anche ridurre la qualità del lavoro
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- Per ottimizzare i costi, il consiglio degli esperti è quello di ridurre il tempo di utilizzo evitando di lasciarlo acceso se non lo si usa. Non ottimale poi il continuo accendere e spegnere l’aspirapolvere. La funzione “turbo” di cui molti modelli sono dotati andrebbe utilizzata solo sui tappeti. Attenzione particolare va data al filtro: se mantenuto sempre pulito può agevolare il risparmio generale
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- E la scopa a vapore per pulire i pavimenti? Considerando un modello da 1.500 watt, ogni ora di utilizzo può costare circa 40 centesimi di euro. In un anno e per un paio d’ore a settimana, la spesa è pari a circa 40 euro in bolletta. Servendosi dell’acqua, il calcare può abbassarne l’efficienza e far lievitare i costi. Una manutenzione regolare è consigliata, al pari dell’utilizzo di acqua maggiormente all’uso