Tesla e governo: possibile trattativa per un sito di camion e furgoni elettrici in Italia
EconomiaSecondo quanto riportato da "Il Sole 24 Ore", i contatti tra le parti, pur con “qualche stop and go vanno avanti da mesi". L'interlocuzione sarebbe stata avviata a partire dalla scorsa estate, proprio in concomitanza con quelle avviate con tre produttori cinesi per possibili investimenti produttivi nel settore dell'elettrico. Si tratta di Byd, Great Wall Motors e Chery Automobile
Una trattativa tra la Tesla di Elon Musk ed il governo italiano per la produzione, nel nostro Paese, di camion e furgoni elettrici. L’indiscrezione arriva da “Il Sole 24 Ore, che cita alcune fonti industriali, secondo cui il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), propri nelle scorse settimane, avrebbe approfondito il dialogo con il colosso di Musk “per una possibile produzione di camion e/o furgoni elettrici, linea in parte ancora in progettazione, e non dunque di automobili”.
I tavoli aperti
Secondo le indiscrezioni i contatti tra le parti, pur con “qualche stop and go vanno avanti da mesi". In realtà, l'interlocuzione sarebbe stata avviata a partire dalla scorsa estate, in concomitanza con quelle avviate con tre produttori cinesi, sempre per possibili investimenti produttivi nel settore dell'elettrico. Si tratta di Byd, Great Wall Motors e Chery Automobile. In particolare, proprio con quest'ultima, il dialogo sarebbe approdato ad uno stadio più avanzato, anche considerando una serie di sopralluoghi in ex aree industriali del Sud proposte dai funzionari del Mimit come possibili localizzazioni.
La situazione legata a Stellantis
Questi dialoghi, segnala ancora il quotidiano economico, per tentare di attrarre un altro costruttore in Italia, avrebbe l'obiettivo "di strappare un grande investimento in Italia" o "quantomeno di scuotere il dialogo con Stellantis prospettando al gruppo guidato da Carlos Tavares una scomoda concorrenza” interna. Proprio su questo fronte e ad una settimana dai tavoli convocati al ministero delle Imprese e del made in Italy sugli stabilimenti italiani di Stellantis, è arrivato nelle scorse ore l'annuncio dell'accordo tra l'azienda e sindacati metalmeccanici torinesi per l'uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori, su un bacino di circa 15mila addetti complessivamente nell'area piemontese. L'intesa riguarda dipendenti di 21 società del gruppo presenti sul territorio: sono 733 uscite incentivate nelle strutture centrali (impiegati e quadri) e 300 uscite alle Carrozzerie di Mirafiori.