Con il nuovo anno e la mancata conferma del bonus assunzione per giovani con meno di 36 anni, dal 2024 torna l’incentivo per i datori di lavoro che decideranno di assumere lavoratori sotto i 30 anni, con un esonero contributivo del 50% per 3 anni nei limiti dei 3mila euro annui. Scopriamo le specifiche dello sgravio e chi può beneficiarne
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- Dopo la scadenza del bonus assunzione per giovani con meno di 36 anni a dicembre 2023 e il suo mancato rinnovo, l’agevolazione per incentivare l’occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici più giovani torna ad essere quella prevista dalla Legge di Bilancio 2018
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- Parliamo quindi dello sgravio riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumono giovani sotto i 30 anni mai impiegati prima a tempo indeterminato. Dal 1° gennaio 2024, dunque, i datori di lavoro possono beneficiare, per massimo 3 anni, di un esonero dal 50% della contribuzione a loro carico, nel limite massimo di 3mila euro annui
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- Il bonus è riservato a quei datori di lavoro che dal 1° gennaio assumono a tempo indeterminato lavoratori sotto i 30 anni. Sono esclusi quindi i rapporti di lavoro intermittente, occasionale, domestico e in apprendistato
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- Per poter beneficiare dell’esonero, i giovani assunti non devono mai essere stati occupati con contratti a tempo indeterminato nel corso della loro vita lavorativa. Un requisito che deve essere soddisfatto solo al momento della prima assunzione
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- Un'altra delle condizioni per disporre del bonus è che i datori di lavoro non abbiano licenziato personale nei sei mesi precedenti l’assunzione e neanche, per continuare a beneficiarne, nei sei mesi successivi
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- Se Il datore di lavoro assume a tempo indeterminato un lavoratore che ha già avuto un rapporto di lavoro agevolato può continuare a fruire del beneficio per il periodo residuo fino alla durata complessiva, indipendentemente dall’età del lavoratore
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- Per i giovani apprendisti al quale viene offerto un tipo di contratto indeterminato invece, la durata massima del beneficio è pari a 12 mesi a partire dalla data di assunzione
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- L’esonero contributivo, inoltre, spetta a prescindere dalla circostanza che l’assunzione derivi da un obbligo stabilito per legge o da contratto collettivo di lavoro. L’incentivo non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente limitatamente al periodo di applicazione degli stessi