Assicurazioni, ok a Tabella Unica Nazionale. Ecco cosa cambia (anche per l'Rc auto)
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Via libera da Cdm allo schema che disciplina il risarcimento del danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità (le cosiddette macrolesioni), inteso nella sua componente, sia biologica sia morale. Urso: “Garantirà alle vittime dei sinistri il diritto a un pieno ed equo risarcimento del danno subito”. Misura attesa da 18 anni, porterà uniformità di trattamento per consumatori e stessi risarcimenti in tutta Italia
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- Il 16 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato tra le altre cose, lo schema di DPR recante la "Tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti", che disciplina il risarcimento del danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità (le cosiddette macrolesioni), inteso nella sua componente, sia biologica sia morale
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- Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, spiega che "la Tabella Unica Nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale, attesa da ben 18 anni, è finalmente una realtà: garantirà alle vittime dei sinistri il diritto a un pieno ed equo risarcimento del danno subito. Un significativo passo in avanti verso maggiori certezze e una uniformità di trattamento, che andrà a beneficio sia dei consumatori che delle compagnie assicurative"
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- Questo provvedimento, si spiega, si inserisce all'interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo. E nasce per garantire il diritto per le vittime di sinistri di avere un pieno ed equo risarcimento del danno non patrimoniale, razionalizzando al tempo stesso i costi gravanti sul sistema assicurativo e, di riflesso, il diritto dei consumatori a vedere garantito un livello accettabile e sostenibile dei premi assicurativi
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- La Tabella Unica Nazionale stabilisce un valore pecuniario certo da attribuire a ogni singolo punto di invalidità (danno biologico), compreso tra dieci e cento punti, ed è integrata da tre ulteriori tabelle sul risarcimento del danno morale. La tabella si applicherà su tutto il territorio nazionale ai fini della liquidazione del danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità derivanti dalla circolazione di veicoli a motore e di natanti. Così si uniforma la quantificazione e si limitano le disparità geografiche
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- È stata elaborata tenendo conto di tre specifici aspetti, che concorrono a stabilire il valore pecuniario del risarcimento al danneggiato: danno biologico permanente, ovvero lesione permanente dell'integrità psico-fisica della persona, il cui valore economico varia anche in base all'età del soggetto leso, danno morale (sofferenza psicologica interiore) e danno biologico temporaneo (inabilità temporanea)
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- Come spiega Il Messaggero, viene stabilita una diretta proporzionalità con il grado di invalidità e una inversa con l’età del danneggiato. La principale differenza con le precedenti tabelle è che l’incremento del valore economico del punto rispetto alla percentuale di invalidità è calcolato sulla base di un suo moltiplicatore più che proporzionale rispetto all’aumento percentuale assegnato ai postumi
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- Il danno non patrimoniale viene separato e valutato nelle due componenti di danno biologico da una parte e danno morale dall’altra. Quest’ultimo, inteso come danno da sofferenza e turbamento dell’animo, è una delle più novità della riforma. Nelle nuove tabelle viene introdotto il cosiddetto “moltiplicatore per danno morale” con cui vengono incrementati i valori del danno biologico in via percentuale e progressiva per ogni singolo punto di invalidità. L’uso del moltiplicatore è ammesso solo a seguito di prove e allegati rigorosi
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- Con la Tabella unica si cerca di mettere anche un freno ai rincari dell’Rc auto. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, su indicazione del Ministero del Made in Italy, ha convocato per il 14 febbraio la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi sul settore assicurativo. La riunione approfondirà le dinamiche dei costi
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- Napoli e Prato sono le province che registrano il costo più alto della polizza Rc auto, con una media di oltre 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro). Enna ha le tariffe più basse d’Italia, con una media di 275 euro a polizza, seguita da Oristano (292 euro) e Potenza (297 euro). A Imperia si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%)