Energia, aiuti ai cittadini e transizione: la Basilicata è un modello per tutta Italia
Un territorio piccolo - popolato da 550mila abitanti - che da solo produce il 75% del fabbisogno nazionale di petrolio e dà acqua a oltre 4 milioni di persone. E che promette di fare ancora di più. Al bonus che ha tolto la quota di gas naturale dalle bollette, spiega il governatore Vito Bardi, si aggiunge un bando che permette l’installazione di caldaie a condensazione e pannelli solari a spese della Regione per chi non ha il gas in casa. E dal 2024 l’acqua diventa gratuita per gli Isee sotto i 30mila euro
Quanto può pesare una singola regione italiana sull’approvvigionamento energetico di tutto il Paese? Molto, se si tratta della Basilicata. Il suo territorio, a fronte di 550mila abitanti, produce “il 75% del fabbisogno nazionale di petrolio” e “dà acqua a oltre 4 milioni” di persone, andando quindi a soddisfare non solo il fabbisogno interno “ma anche quello delle regioni limitrofe”. A ricordarlo è il governatore lucano Vito Bardi (IN ALTO, IL VIDEO INTEGRALE DELL’INTERVISTA). La Basilicata è anche un esempio tra i più virtuosi per quanto riguarda l’attenzione ai cittadini sul fronte energetico. Dal 2022 i suoi residenti non pagano più la quota di gas naturale in bolletta: Bankitalia ha certificato come questa misura abbia portato la regione ad avere l’inflazione più bassa d'Italia. Finora, sottolinea Bardi, “a fronte di uno stanziamento di 90 milioni di euro”, il bonus “ha fatto sì che 140mila famiglie lucane non paghino più il gas”. Ma non si tratta di una misura emergenziale per tamponare gli effetti della crisi energetica: il provvedimento avrà una durata di nove anni. Adesso si guarda al futuro, con misure che andranno a ridurre ulteriormente i costi energetici per la popolazione e a spingere il percorso di transizione energetica. Con ricadute che mirano anche a combattere lo spopolamento.
La Basilicata e la transizione ecologica: il bando ‘non metanizzati’
La Basilicata ha rinnovato il bando - da uno stanziamento iniziale di 40 milioni di euro - che “prevede la possibilità per chi non ha il gas presso le proprie abitazioni di usufruire di un contributo gratuito da parte della Regione per l’installazione di caldaie a condensazione oppure pannelli solari”, spiega Bardi. Tramite le risorse regionali derivanti dalle compensazioni ambientali di cui alle attività estrattive, si andrà così a “costituire la vera e propria transizione energetica”, passando quindi “dal fossile a quella che è energia pulita”.
Bonus acqua in arrivo
Poi c’è l’acqua, risorsa di cui la Basilicata è particolarmente ricca (non a caso la fornisce anche alla Puglia). A partire da gennaio 2024, i lucani con Isee inferiore a 30mila euro avranno un nuovo bonus. “La bolletta diventa gratuita”, annuncia Bardi. Usufruendo delle “compensazioni ambientali e non oil delle compagnie” si è messo a punto un intervento strutturale “per poter creare alcuni impianti di produzione di energia a favore di Acquedotto Lucano”, che - abbassando il costo dell’energia – “hanno questo riverbero positivo sulle bollette”. In futuro si punta ad allargare il bonus anche a chi supera i 30mila euro di Isee. “Continuando ad abbassare il costo dell’energia estenderemo questo beneficio mi auguro a tutta la popolazione lucana”, dice il governatore.
La lotta allo spopolamento
Le misure energetiche messe in campo dalla Basilicata mirano anche a contrastare lo spopolamento del territorio. “Noi vogliamo che nella nostra regione vengano i cittadini. Vogliamo dire che la qualità della vita nella nostra regione è migliore: non si paga il gas, non si paga l’acqua”, spiega Bardi. Per lo stesso obiettivo, “oltre a pensare alle famiglie stiamo intervenendo per dare un contributo sostanziale alle imprese”. Il piano sta già funzionando. Basta guardare al caso di Irsina, borgo collinare del Sud della Basilicata, recentemente finito anche sulla Cnn: lì hanno deciso di andare a vivere stranieri da tutto il mondo, tra cui molti americani.