Emilia-Romagna, contributi fino a 5mila euro per auto e moto danneggiate dall'alluvione
Economia
fotogallery
13 foto
©Ansa/LaPresse
Chi è proprietario di un veicolo distrutto o reso inutilizzabile dagli allagamenti del 16-17 maggio 2023 può chiedere una somma per la sostituzione o la riparazione del mezzo. Ecco cosa c'è da sapere
1/13
©Ansa
- Fino al 31 dicembre 2024 è possibile richiedere un contributo per chi ha avuto il veicolo - auto, motociclo, ciclomotore - distrutto o anche solo danneggiato dall'alluvione in Emilia-Romagna del 16-17 maggio 2023. A stabilirlo una delibera di fine ottobre della Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini
2/13
©Ansa
- Con la delibera, la Regione ha cominciato ad assegnare i primi 32 milioni di euro donati attraverso la raccolta fondi "Un aiuto per l'Emilia-Romagna", avviata dall'ente dopo i fatti del 16-17 maggio. Di questi, 27 milioni sono destinati appunto alla sostituzione e alla riparazione di autoveicoli, ciclomotori e motocicli danneggiati o resi inservibili dagli allagamenti dovuti alle esondazioni
3/13
©Ansa
- Come spiega la Regione, l'erogazione di tali contributi ai cittadini avviene attraverso un bando pubblico per i veicoli distrutti o danneggiati, aperto lo scorso 31 ottobre. Occorre però non aspettare troppo tempo: la data di chiusura può essere infatti anticipata in caso di esaurimento delle risorse finanziarie disponibili
4/13
©Ansa
- Per ottenere il contributo, bisogna essere proprietario - alla data del 1° maggio 2023 - del mezzo da riparare o da sostituire appartenente alle categorie di veicoli ammesse al bando
- Si può chiedere il contributo anche se si è proprietario del veicolo acquistato in sostituzione di quello rottamato o venduto con decorrenza successiva al 1° maggio 2023
5/13
©Ansa
- Per fare domanda, si può anche essere intestatario, con decorrenza successiva al 1° maggio 2023, del certificato di rottamazione del veicolo danneggiato o, se non ancora disponibile, del documento di consegna del veicolo a un soggetto incaricato della rottamazione (concessionario, autodemolitore ecc.).
- In alternativa, si può essere intestatario del documento attestante la vendita del veicolo danneggiato a un concessionario o rivenditore o essere intestatario delle fatture relative alla riparazione del mezzo
6/13
©Ansa
- La proprietà del veicolo acquistato attraverso il contributo regionale dovrà essere mantenuta per almeno 24 mesi dalla data di immatricolazione o del passaggio di proprietà in caso di auto usata. Questa condizione non è prevista per gli interventi di riparazione dei veicoli
7/13
©Ansa
- Per l'acquisto di un nuovo veicolo, i contributi saranno di 3mila o di 5mila euro a seconda della classe ambientale del mezzo: più la classe è alta, più alto sarà il contributo. La somma è invece di 700 euro per i ciclomotori e motocicli. Per la riparazione dei veicoli, l'importo è fino a 2mila euro. Il contributo è ridotto della somma eventualmente liquidata dall'assicurazione
8/13
©Ansa
- Come detto, le domande possono essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque entro il 31 dicembre 2024. Lo si può fare esclusivamente attraverso il modulo online predisposto dalla Regione. Per accedervi occorre essere in possesso delle credenziali Spid, Cie o Cns
10/13
©LaPresse
- Il contributo è cumulabile con altre agevolazioni ottenute dalla Regione e da altri soggetti pubblici o privati, come ad esempio l'Ecobonus 2023, purché la somma delle agevolazioni percepite non superi il costo totale del veicolo acquistato
11/13
©LaPresse
- Sono esclusi dal contributo le autovetture ad uso pubblico (ad esempio taxi, NCC) o veicoli che, anche se intestati a persone fisiche, sono strumentali a un'attività di impresa (ad esempio imprese individuali)
12/13
©LaPresse
- I mezzi danneggiati possono essere sostituiti con veicoli a motore termico alimentato a benzina, diesel, benzina/gpl, benzina/metano ecc. In alternativa, con veicoli ibridi (plug-in hybrid - PHEV o non plug-in) o full electric. È ammessa la sostituzione dei veicoli danneggiati anche con mezzi usati o "Km 0"
13/13
©LaPresse
- È ammessa la presentazione di una sola richiesta da parte dello stesso soggetto o nucleo familiare. Il Settore regionale competente provvederà a verificare la congruenza dei dati riportati al momento della domanda. In caso di presunte anomalie, i beneficiari riceveranno una richiesta di documentazione integrativa