Assegno unico novembre 2023, quando viene pagato e perché rischia di essere più basso
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Sono tre le date scelte dall'Inps per versare il beneficio economico alle famiglie con figli a carico. Qualcuna, tuttavia, dovrà aspettare fino alla fine del mese, vedendosi anche l'importo ridotto al minimo. Il problema? Difformità od omissioni dell'Isee
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- Sta per essere pagato, anche questo mese, l'assegno unico per i figli a carico. Sono tre le date già individuate dall'Inps in cui verrà effettuato il versamento. Tuttavia, alcuni beneficiari potrebbero vedere l'importo ridursi fino al minimo. Ecco perché
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- Cominciamo dalle date scelte dall'Inps per il pagamento dell'assegno unico di novembre: giovedì 16, venerdì 17 e lunedì 20. Questo vale per chi percepisce la somma da almeno un mese e per quelle famiglie che tra ottobre e novembre non hanno subìto alcuna variazione d'importo
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- Con la fine dell'anno vicina e in previsione del conguaglio tra febbraio e marzo 2024, l'Inps comincia a verificare in maniera molto più capillare le somme che ha erogato nel corso del 2023 alle famiglie con i figli a carico. Ed è proprio qui le cose potrebbero cambiare
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- Per alcune famiglie, l'importo dell'assegno unico non verrà infatti assegnato nelle tre date sopra indicate, ma solo a fine novembre, presumibilmente tra lunedì 27 e giovedì 30 novembre. A esserne interessati sono quei nuclei familiari che percepiscono le somme sulla base di un Isee con difformità od omissioni
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- Come spiega Il Giornale, qualora tali nuclei familiari non abbiano provveduto nel frattempo a inviare l'Isee corretto, potrebbero vedersi ridurre l'importo dell'assegno unico fino al minimo (54,10 euro) già a partire da questo mese
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- E non è finita qui. Come scrive il quotidiano, per tali famiglie si prospetta anche il rischio di vedersi sottrarre in sede di conguaglio - quindi a febbraio o marzo del prossimo anno - le somme che l'Inps ritiene siano state indebitamente percepite proprio per la mancata regolarizzazione dell'Isee
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- Fino a ottobre 2023 non ci sono stati problemi: anche chi aveva un Isee con difformità od omissioni si è visto riconoscere la somma calcolata in base all'attestazione inviata in precedenza. Ma ora, a novembre, parte appunto il ricalcolo
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- Come ricorda Il Giornale, agendo per tempo sarà quindi possibile recuperare le somme non erogate tra novembre e dicembre 2023, allontanando anche il rischio delle trattenute a conguaglio nel 2024