Manovra, Btp e buoni postali fuori da Isee: perché per alcuni assegno unico sarà più alto
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La Manovra 2024 è arrivata in Parlamento. Tra le misure c’è anche l'esclusione, “fino al valore complessivo di 50.000 euro”, dei titoli di Stato dal calcolo dell'Isee. Una norma che, nella pratica, avrebbe effetti su alcuni bonus e agevolazioni. Ad esempio sull’assegno unico. Vediamo come
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- La Manovra 2024 è arrivata in Parlamento ed è pronta per affrontare prima l’esame del Senato e poi quello della Camera. Il testo bollinato della Legge di bilancio, firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è composto da 109 articoli e 6 allegati. Tra le misure c’è anche l'esclusione di Btp e buoni postali dal calcolo dell'Isee. Una norma che, nella pratica, avrebbe effetti su alcuni bonus e agevolazioni. Ad esempio sull’assegno unico. Vediamo perché e come
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- L’Isee, dice il ministero del Lavoro, è “l'indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. L'accesso a queste prestazioni, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas...), è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia”. L’Isee, quindi, “serve a determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie dei residenti”
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- In altre parole, l’Isee serve a fotografare la situazione economica delle famiglie ed è lo strumento che viene utilizzato dallo Stato per valutare a chi devono essere garantite alcune prestazioni e in quale misura. Molti bonus e agevolazioni, infatti, vengono assegnati sulla base dell’Isee e l’importo varia proprio in base a questo indicatore. Alcuni esempi? Le borse di studio, il Supporto formazione e lavoro, il bonus asili nido e tanti altri
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- Il calcolo dell’Isee è basato su reddito e patrimonio, che vengono valutati in rapporto al numero di membri del nucleo familiare. Anche famiglie con redditi medio-alti ma molto numerose, quindi, possono avere Isee basso. I conteggi sono fatti dall’Inps sulla base della Dsu, che contiene informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale. Prima si calcola l’Ise (che si ottiene sommando il reddito complessivo del nucleo familiare al 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare) e poi si divide per il parametro della scala di equivalenza
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- La Legge di bilancio 2024, come detto, prevede che nella determinazione dell'indicatore della situazione economico equivalente (Isee) siano esclusi i titoli di Stato, nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato. Vuol dire che saranno esclusi dal calcolo prodotti come i Btp, i libretti e i buoni postali. Nell’ultima versione del testo è spuntato un tetto: saranno esclusi “fino al valore complessivo di 50.000 euro”
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- Ma cosa cambia con l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee? L’effetto di questa misura è che chi detiene questi titoli, pur mantenendo reddito e patrimonio uguale rispetto al passato, vedrà il suo Isee abbassarsi. Per molti bonus e agevolazioni, di conseguenza, con una quota Isee più bassa si avrà diritto a un contributo più alto
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- Nella Relazione tecnica alla Manovra, citata dal Messaggero, si legge che la misura potrebbe avere “conseguenze in termini di maggiori spese per prestazioni legate alla prova dei mezzi misurata attraverso l'Isee”. Tuttavia, dato che molte di queste prestazioni prevedono livelli di Isee “decisamente contenuti”, ad esempio sotto i 15mila euro, l'effetto concreto sull’accesso ai bonus o sull’aumento di quanto spetta è definito trascurabile
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- Discorso diverso, invece, per l'assegno unico. Nella Relazione tecnica alla Manovra, infatti, si legge ancora: “Considerata l'universalità della prestazione e la granularità delle classi Isee cui corrispondono livelli di prestazioni diverse”, togliere gli investimenti dal computo dell’Isee potrebbe avere “un peso irrilevante per i valori di Isee bassi, che cresce al crescere dell'Isee”. Riguardo alle stime, spiega il Messaggero citando la Relazione, l’aumento sarebbe “mediamente quasi dello 0,7% con una incidenza media della prestazione dello 0,23%”
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- Quindi, per chi ha titoli di Stato, con questa misura che li esclude dal calcolo dell’Isee l’assegno unico potrebbe essere più alto. L’agevolazione, infatti, viene erogata in base alla fascia Isee in cui si rientra. Ma gli scaglioni sono molti e vicini, quindi è facile passare da uno all’altro. Per fare alcuni esempi: con Isee fino a 16.215,00 si ha diritto a 189,2 euro di assegno unico; con Isee da 16.215,01 a 16.323,10 euro si ha diritto a 188,6 euro; con Isee da 16.323,11 a 16.431,20 euro si ha diritto a 188,1 euro. E così via
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- C’è da tenere presente, inoltre, che gli importi possono essere maggiorati in presenza di alcuni fattori (dall’età della madre, al numero di figli, alla presenza di figli con disabilità). In ogni caso, l’assegno unico spetta: per ogni figlio a carico fino ai 21 anni (a patto che, se maggiorenne, rispetti determinati requisiti). Per i figli con disabilità, invece, non ci sono limiti di età