La griffe di piazza Mignanelli si avvicina quindi agli altri prestigiosi marchi tricolori già nelle mani di Francois Pinault, patron di Kering: Gucci, Bottega Veneta, Brioni, Pomellato
Uno dei simboli del made in Italy, Valentino, potrebbe cambiare presto di nuovo indirizzo e approdare a Parigi, nel tempio dei rivali-cugini francesi che per mano e portafoglio di Kering ne hanno acquistato il 30% per un prezzo di 1,7 miliardi di euro con l'opzione ad acquistare l'intero gruppo. L'operazione rientra in un più ampio accordo tra il gruppo transalpino e il fondo di investimento del Qatar, Mayhoola che potrebbe portare ad uno scambio azionario. (I 90 ANNI DI VALENTINO)
La situazione
La griffe di piazza Mignanelli, ora in mano al fondo sovrano del Qatar appunto, si avvicina quindi agli altri prestigiosi marchi tricolori già nelle mani di Francois Pinault, patron di Kering: Gucci, Bottega Veneta, Brioni, Pomellato. Il colosso francese del lusso ha annunciato la firma dell'accordo con il gruppo qatariota nel giorno in cui ha diffuso i conti del primo semestre, chiuso con ricavi per 10,1 miliardi di euro in crescita del 2% rispetto ai 9,3 miliardi della prima metà dell'anno scorso. L'utile operativo si riduce a 2,8 miliardi (-3%), "in un contesto di continui investimenti nelle case del gruppo". L'accordo con Pinault prevede il passaggio del 30% di Valentino, per un totale di 1,7 miliardi di euro, con "una opzione che permette a Kering di acquistare il 100%" della Maison romana "al più tardi nel 2028", si legge in un comunicato diffuso dal gruppo Kering. "L'operazione - viene appunto precisato nella nota - si iscrive nel quadro di un più ampio partenariato strategico tra Kering" e il fondo di investimento del Qatar Mayhoola, proprietario di Valentino, che potrebbe condurre ad un possibile ingresso di Mayhoola nel capitale di Kering". Intanto i marchi già completamente passati sotto il controllo di Kering hanno diffuso i loro conti dei sei mesi. Nel dettaglio, Gucci ha registrato ricavi per 5,128 miliardi (-1%) e un utile operativo ricorrente di 1,81 miliardi (-4%); i ricavi di Yves Saint Laurent sono saliti a 1,576 miliardi (+6%), con un utile operativo di 481 milioni (+10%); Bottega Veneta è rimasta in linea con il primo semestre con 833 milioni di ricavi e 169 milioni di utile operativo. Il controllo del gruppo Valentino era finito in Qatar nel 2012 quando Mayhoola for Investments Spc acquistò l'intera partecipazione della società dal fondo Permira e dai Marzotto. Fondata negli anni sessanta da Valentino Garavani, che l'ha lasciata definitivamente nel 2007, la casa di moda romana è una delle più prestigiose al mondo, che ha vestito le donne più famose e per anni era lo stile di Jackie Kennedy, che scelse un abito della maison anche per sposare Onassis nel 1968.