Inflazione, dallo Stato 119 miliardi per raffreddarla
EconomiaA tanto ammontano complessivamente i fondi stanziati dal 2021 in poi per alleggerire il carovita. Tra sconti sulle bollette, riduzione delle tasse sui carburanti e bonus fiscali, questi denari hanno permesso di ridurre l'effetto dell'aumento dei prezzi, soprattutto per le famiglie già in difficoltà economica
Per raffreddare l’impatto del carovita lo Stato ha stanziato quasi 119 miliardi. Più di 2 mila euro per ogni italiano, neonati compresi. Una cifra enorme, pari - all’incirca - a quanto fatto per gli aiuti per la pandemia.
I sostegni a famiglie e imprese
Un esborso che vale oltre il triplo dell’ultima manovra economica e che i governi che si sono succeduti dal 2021 a oggi hanno destinato a una variegata serie di misure per alleggerire soprattutto i rincari dell’energia a famiglie e imprese, con sconti sulle bollette di luce e gas, riduzione delle tasse sui carburanti, bonus una tantum e sgravi fiscali.
70 miliardi nel solo 2022
I sostegni pubblici sono stati distribuiti nel tempo in quantità diversa, raggiungendo il picco l’anno scorso (70 miliardi) per andare a ridursi negli ultimi mesi, e riuscendo – secondo l’analisi dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio – a rendere meno duro l’impatto dell’aumento dei prezzi.
Il caro prezzi pesa di più sui chi è povero
Le famiglie più povere, infatti, senza gli aiuti avrebbero subito un’inflazione del 19 per cento, di gran lunga superiore all’aumento medio e a quanto sopportato da chi ha redditi alti, visto che il carovita pesa effettivamente di più su chi normalmente ha difficoltà ad arrivare a fine mese.
La stangata poteva essere più dura
Se poi andiamo a vedere quanto si è risparmiato in cifra assoluta, ci viene in soccorso la Corte dei Conti, che calcola in oltre 350 euro per le famiglie disagiate, fino a quasi 1.300 per le più ricche.
L'Italia tra i Paesi più generosi
Insomma, sembra proprio che lo Stato abbia dato una mano consistente per ammorbidire questa tassa occulta, esplosa durante l’emergenza sanitaria e acuita dalla guerra in Ucraina, tanto che il nostro Paese risulta essere stato finora il più generoso, in percentuale alla ricchezza nazionale, rispetto alle altre maggiori economie europee.