Bonus premiale docenti e ATA, scaduti i termini. Ecco con quali criteri si assegna
Per insegnanti e personale ATA è arrivato il momento della gratifica: come previsto sin dal 2015, con regole aggiornate nella Legge di Bilancio 2022, è il dirigente scolastico a decidere se e in quale misura elargirla. Ci sono infatti precise prassi da seguire e criteri di valutazione stabiliti dal Comitato di valutazione d’Istituto
Un altro anno scolastico è finito e per i docenti e il personale ATA è arrivato il momento del bonus premiale riservato alle categorie
GUARDA IL VIDEO: Covid, Sileri: non c'è motivo per tenere mascherine a scuolaUna decisione che però spetta al dirigente scolastico, che lo assegna rispettando i criteri valutativi adottati dal Comitato di valutazione d’istituto e quelli per la quantificazione dei premi definiti nel contratto integrativo
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaUn’idea nata con la Legge di Bilancio 2022 che ha l’obiettivo di potenziare, per quanto possibile, lo sforzo delle singole scuole nel riconoscere un surplus di emolumenti a quella parte del personale scolastico che dimostri maggiore attaccamento alla scuola in base ai parametri di legge concordati dai vari plessi
Ius Scholae, cosa prevede la proposta di legge sulla cittadinanzaIl bonus non è particolarmente amato dagli stessi insegnanti, che non l’hanno mai apprezzato sin dai tempi della sua introduzione con la legge "La buona Scuola" voluta dal governo di Matteo Renzi
Concorsi scuola, dai percorsi abilitanti alle graduatorie: le novitàI termini per la sua assegnazione sono scaduti lo scorso 30 giugno, ultimo giorno entro il quale presentare domanda alla mail istituzionale
Pnrr. 45 obiettivi raggiunti. Da sanità a scuola: ecco quali sonoLe regole però sono note: il budget bonus confluisce nel Fondo Istituto (FIS), mantenendo la sua quantificazione, e da qui viene defalcata una quota a parte da destinare al personale ATA, al quale viene assegnata senza dei reali criteri di valutazione, come invece sono presenti per docenti di ruolo e supplenti
La parte rimanente infatti finisce agli insegnanti, ai quali viene assegnata secondo criteri di valutazione che non sono oggetto di discussione da parte dei sindacati
Al momento dell’assegnazione il dirigente scolastico deve ricordare che i criteri per l’assegnazione dei compensi al personale ATA sono di tipo quantitativo, nel senso che vanno a riconoscere attività aggiuntive svolte oltre il normale orario di servizio
Inoltre, il dirigente deve sottolineare come i criteri siano stati già precedentemente concordati in sede di contratto integrativo d’istituto: per questo è opportuno che la percentuale spettante al personale ATA (da calcolare in proporzione all’entità dell’organico) sia la stessa per il FIS e per il fondo bonus
Va infine ricordato come il bonus integri le risorse disponibili per le attività del personale ATA e tuteli un vero e proprio spazio normativo per riconoscere la “qualità” e la “professionalità” dei docenti