
Regime forfettario, verso conferma tassazione al 15% entro i 65mila euro: le novità
Rimane l'imposta unica fissata per le partite Iva, che va a sostituire le imposte sui redditi, le addizionali e l'Irap. Il MoVimento Cinque Stelle propone un regime transitorio di due anni per chi supera il limite reddito annuale. Verso abolizione Irap per società di persone e studi associati, si discute sulla mensilizzazione delle ritenute d'acconto

Resta il regime forfettario al 15% per le partite Iva con ricavi e compensi entro i 65mila euro, sparisce l’Irap per gli studi associati e le società di persone. Sono due delle principali novità che sarebbero state discusse dal Ministero dell’Economia insieme a gruppi della maggioranza di governo
GUARDA IL VIDEO: Cos'è e come si ottiene il bonus carburanteIl governo, al lavoro sulle modifiche per la legge di delega fiscale, avrebbe dunque deciso di non toccare l’impianto che disciplina l’attuale regime forfettario. A riportarlo è ItaliaOggi
Cinque agevolazioni previste per chi ha un reddito Isee bassoIl punto sarebbe ancora dibattuto soprattutto tra centrodestra e Pd, con la Lega che vorrebbe tornare a un sistema diverso da quello derivato dalla Legge di Bilancio 2019
Irap 2022, cosa serve saperePer il momento i tecnici del Mef non sarebbero però intenzionati ad apportare modifiche al regime forfettario. Una proposta che potrebbe diventare realtà arriva invece dal MoVimento Cinque Stelle
Come compilare la dichiarazione Iva 2022È sempre ItaliaOggi a riportare come si andrebbe verso l’ipotesi di prevedere una “exit tax” per chi supera il limite annuo dei 65mila euro
Certificazione unica: le sanzioni per chi non rispetta il termineNon sono ancora stati stabiliti i dettagli, ma si parla di uno scivolo di due anni senza cambiare tassazione, per poi entrare in regime fiscale ordinario
L’imposta unica del 15% fissata per le partite Iva, spiega l’Agenzia delle Entrate, va a sostituire le imposte sui redditi, le addizionali – regionali e comunali – e l’Irap
Sul tavolo del Mef sarebbe poi arrivato il via libera anche all’abolizione dell’Irap per gli studi associati e le società di persone, oltre che una riforma delle ritenute d’acconto. L’ipotesi è che si vada verso un prelievo mensile da gennaio a giugno