
Disoccupazione, quali sono gli aiuti principali confermati per il 2022: le novità
Dalla Naspi al reddito di cittadinanza, sono diverse le misure confermate dal governo per aiutare i cittadini italiani disoccupati. Alcune sono state modificate dalla Manovra 2022, mentre altre hanno mantenuto il loro impianto originario. Ecco quali sono i bonus per chi non ha un lavoro e le principali novità

Dal reddito di cittadinanza alla Naspi, sono diversi gli aiuti messi in campo dallo Stato per aiutare i cittadini italiani disoccupati. Alcuni sono stati parzialmente modificati dalla Legge di Bilancio 2022, mentre altri hanno mantenuto il loro impianto originario. Ecco quali sono i principali bonus per chi è in stato di disoccupazione e quali sono cambiati con il nuovo anno
GUARDA IL VIDEO: Cambia il paniere Istat, le novitàNASPI– La Naspi è l’indennità di disoccupazione pensata per i lavoratori dipendenti che perdono il lavoro per cause involontarie. L’ultima Manovra ha reso più facile accedere agli aiuti per chi si trova in stato di disoccupazione a partire dall’inizio del 2022
Bonus edilizi, è boom di frodi: le regole "anti-furbetti"Fino al 2021 veniva previsto che potessero ricevere l’indennità solo i lavoratori dipendenti che, nei 12 mesi precedenti alla disoccupazione, avessero svolto almeno 30 giorni di lavoro effettivo
Bonus cultura, tempo fino al 28 febbraio per usarlo: come funzionaPer chi rimane disoccupato dal 1° gennaio 2022 cade il requisito delle 30 giornate lavorative. Non cambiano invece gli altri presupposti: lo stato di disoccupazione e l’aver versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla perdita del lavoro
Bonus figli disabili, al via le domande: cosa sapereUn’altra modifica riguarda la riduzione del 3% al mese del trattamento, che in precedenza scattava a partire dal terzo mese di Naspi. Ora partirà dal sesto mese
Le pensioni di domani, tra denatalità e bassa occupazioneTra le altre novità, viene previsto che per i lavoratori dai 55 anni in su, alla data della domanda per la Naspi, la riduzione a scalare dell’importo scatterà dall’ottavo mese e non dal sesto. La Naspi verrà inoltre riconosciuta anche ai lavoratori agricoli (assunti con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato in cooperative e consorzi agricoli)
ISCRO – Confermata per il 2022 (e per il 2023) anche la Iscro, indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps. Possono beneficiarne quindi i lavoratori in regime di Partita Iva
Il suo importo va da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro ed è pari al 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Può essere ricevuto da chi ha perso almeno il 50% di fatturato calcolato sulla media di quanto guadagnato nei tre anni precedenti la richiesta dell’agevolazione e da chi ha aperto una partita Iva da almeno quattro anni
DIS-COLL – Resta nel 2022 anche la Dis-Coll, indennità di disoccupazione riservata ai collaboratori che risultano iscritti alla gestione separata dell’Inps (parasubordinati). Come per la Naspi, la legge prevede che l’importo ricevuto scali del 3% ogni mese. Dallo scorso gennaio, le riduzioni partono però dal sesto mese e non più dal quarto
In precedenza la durata della Dis-Coll veniva fissata alla metà della durata del contratto di collaborazione del lavoratore, calcolata a partire dal 1°gennaio dell’anno precedente la disoccupazione e con termine al giorno di cessazione del rapporto di lavoro. Ora verrà invece ricevuta per un numero di mesi pari a quelli in cui si è lavorato nell’anno precedente (sempre prendendo il 1°gennaio come termine iniziale e il giorno di cessazione come termine finale), con limite massimo di 12 mesi
REDDITO DI CITTADINANZA – Continua nel 2022 anche l’esperienza del reddito di cittadinanza. Diverse le novità, a partire dal Green pass. Per poter continuare a ricevere il sostegno statale, fino a un massimo di 780 euro mensili, è infatti necessario seguire corsi di formazione nei centri per l’impiego
Va poi ricordato che, chi rifiuta anche solo un’offerta di lavoro ricevuta mentre percepisce il reddito di cittadinanza, va a perdere 5 euro al mese sull’importo dell’assegno