Il ministro dell’Economia: bisogna evitare che gli alti costi dell'energia blocchino la ripresa economica. Dall’estate scorsa sono stati stanziati quasi 10,5 miliardi di soldi pubblici per attutire l’impatto degli aumenti di luce e gas
“Altri interventi potranno essere adottati in relazione all’evolvere della situazione. Bisogna assolutamente evitare che il costo dell'energia blocchi la ripresa produttiva”. Il ministro dell'Economia Daniele Franco conferma che, se necessario, il governo è pronto ad aprire un nuovo paracadute contro il caro-bollette.
Gli straordinari rialzi di luce e gas, che stanno pesando sulle tasche delle famiglie e i conti delle imprese, potrebbero quindi essere tamponati da altre iniezioni di denaro pubblico. Il numero uno del Tesoro non entra nel dettaglio. Non è chiaro, in effetti, quando i prezzi dell’energia abbasseranno la cresta. Ma appare ormai certo che non ci sarà un raffreddamento a breve.
Sappiamo che il governo ha sul tavolo una serie di ipotesi che, tutte insieme, potrebbero permettere di trovare una decina di miliardi per contenere l’impatto dei rincari senza ricorrere a nuovo debito pubblico. E, ricorda il numero uno del Tesoro a Telefisco del Sole 24 Ore, una cifra simile, quasi 10 miliardi e mezzo, è stata già destinata dallo Stato (a partire dalla scorsa estate) per calmierare gli aumenti.
I prossimi mesi, dunque, ci diranno se quanto fatto finora è sufficiente. Certo è che l’energia è diventata, insieme alla pandemia e alle tensioni internazionali (pensiamo ai venti di guerra in Ucraina), una delle maggiori preoccupazioni di Palazzo Chigi.
Franco ci dice che nel 2021 la ripresa è stata forte, vicina al 6,5 per cento, quindi meglio delle previsioni dello stesso governo. E quest'anno dovrebbe superare il 4 per cento, a fronte della stima del 4,7 formulata dall’Esecutivo a fine settembre.
In ogni caso, bisogna tenere conto che nel 2020 il prodotto interno lordo era precipitato di quasi nove punti e – prevede il ministro – quel tonfo sarà recuperato solo alla fine di marzo.
Per questo, conclude Franco, bisogna continuare a sostenere "in modo deciso" l'economia e l'occupazione ma - anche - mantenere alta la crescita nei prossimi anni, attuando il Piano Nazionale di Ripresa, cioè spendendo i soldi europei del Recovery Fund e realizzando le riforme.