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Recovery plan, il confronto tra Italia, Spagna, Germania e Francia: lo Skywall

Economia

Lorenzo Borga

I paesi principali dell'Ue rispetteranno la data di consegna dei recovery plan. Quali sono le differenze tra i diversi piani? L'elaborazione di Sky TG24 nello Skywall

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Il 30 aprile scade la deadline per l'invio dei recovery plan nazionali (anche se diversi paesi lo invieranno più avanti). Italia, Spagna, Germania e Francia rispetteranno la scadenza, assieme a Grecia, Portogallo e Slovacchia. Guarda nel video il confronto allo Skywall tra i diversi piani e clicca qui per leggere il monitoraggio di Sky TG24 sul Next Generation Eu.

Prestiti e sussidi

Non tutti i paesi hanno chiesto il 100 per cento dei fondi disponibili per loro. L'Italia lo ha fatto, e ha richiesto 191,5 miliardi totali, divisi tra prestiti e sussidi. Lo stesso ha fatto anche la Grecia (quasi 18 miliardi di sussidi e 12,7 di prestiti). Diversamente hanno scelto invece Spagna e Portogallo, che non hanno chiesto tutti i prestiti disponibili - la Spagna non ne ha chiesto alcuno - perché non li ritengono convenienti: i tassi di interesse che pagano per indebitarsi con loro debito nazionale infatti non sono eccessivamente più alti di quelli che dovrebbero pagare alla Commissione europea. Francia e Germania, invece, avevano fatto sapere fin dall'inizio che non avrebbero avuto bisogno dei crediti europei.

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Ambiente e digitale

Differenze ci sono anche nella scelta di allocazione dei fondi. Le richieste europee, sulle macrovoci, erano due: almeno il 37 per cento deve andare all'ambiente, e il 20 alla transizione digitale. I paesi principali hanno tutti rispettato gli impegni. Germania e Francia però sono andati oltre: visto i loro ridotti budget messi a disposizione dal Recovery Fund hanno deciso di concentrarli su alcuni settori. Così i tedeschi hanno deciso di investire il 50 per cento del loro piano nella transizione digitale, mentre i francesi intendono mettere più della metà dei fondi sull'ambiente.

 

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Voce per voce

Andando più nel dettaglio si possono apprezzare meglio le differenze tra i diversi piani. Sky TG24 ha elaborato un confronto tra 10 macrovoci dei recovery plan, dalla pubblica amministrazione alle energie rinnovabili, fino all'efficienza energetica degli immobili e alla cultura e turismo.

 

La Germania prevale su tutti gli altri in particolare sugli investimenti per le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile (anche per via dei bonus e sussidi al suo settore automobilistico), e sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione. La Francia invece investe più degli altri sull'efficientamento degli immobili. Il governo spagnolo ha invece puntato di più sull'innovazione del settore produttivo, e anche su cultura e turismo. Mentre il governo Draghi ha deciso di focalizzarsi di più, relativamente agli altri paesi, sulle infrastrutture e sulla spesa per la ricerca e l'istruzione.

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