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JP Morgan, stop allo smart working: da luglio, dipendenti Usa in presenza (a rotazione)

Economia

La decisione riguarda i lavoratori delle sedi statunitensi. L’avanzamento della campagna di vaccinazione negli Usa consente di riprendere il lavoro in presenza con un limite di occupazione degli spazi al 50%, afferma il Ceo Jamie Diamon. E aggiunge: “Con il lavoro a distanza, c'è un'assenza di apprendimento spontaneo e creatività”

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Smart working sì, ma non come modello di business per il futuro. Questa la scelta di Jamie Diamon, Ceo di Jp Morgan, che ha comunicato ai suoi dipendenti che a partire dal mese di luglio dovranno tornare a lavorare in presenza. Dimon ha infatti studiato un piano con l’ufficio del personale per riportare il personale che lavora negli Usa negli uffici delle sedi americane e ha comunicato che gli uffici saranno aperti dal 17 maggio.

In rotazione da luglio

Secondo il programma per il ritorno in sede dei dipendenti, visionato da Reuters, si continuerà a mantenere un limite di occupazione del 50% nel pieno rispetto delle attuali linee guida di distanziamento sociale. In sintesi, rientro al lavoro in presenza ma a rotazione.

La comunicazione interna

JPMorgan è la prima banca statunitense di alto livello a richiedere ai propri dipendenti di tornare ai loro uffici entro luglio. In una comunicazione interna inviata ai dipendenti, Dimon ha spiegato la sua scelta: “Poiché gli Stati Uniti superano il loro obiettivo di oltre 200 milioni di vaccinazioni contro il Covid-19 somministrate e più città e Stati revocano le restrizioni, apriremo i nostri uffici statunitensi a tutti i dipendenti da lunedì 17 maggio, tenendo il nostro attuale limite di occupazione del 50%”.

Lo smart working limita la creatività

“Sappiamo che molti di voi sono entusiasti di tornare, ma sappiamo anche che per alcuni, l’idea di farlo su base regolare è un cambiamento da gestire”, ha scritto al personale Jamie Dimon. Ma, ha aggiunto, con il lavoro a distanza, c'è un'assenza di "apprendimento spontaneo e creatività perché non ci si imbatte in persone alla macchinetta del caffè, non si parla con i clienti in scenari non pianificati o non si viaggia per incontrare clienti e dipendenti per avere un feedback sui vostri prodotti e servizi”.