Decontribuzione Sud, le istruzioni Inps aggiornate: chi può usufruirne e come funziona
L'agevolazione fiscale ha l’obiettivo di salvaguardare l'occupazione nelle aree più svantaggiate dell’Italia: riconosce ai datori di lavoro privati, la cui sede di lavoro sia situata in Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Basilicata o Calabria, un esonero parziale - pari al 30% - dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti ai dipendenti. Da aprile possono usufruirne solo i lavoratori che effettivamente sono in servizio nelle regioni citate
La Decontribuzione Sud è un'agevolazione fiscale che ha l’obiettivo di salvaguardare l'occupazione nelle aree più svantaggiate dell’Italia
Decreto Sostegni, contributi a fondo perduto: ecco chi resta esclusoRiguarda i lavoratori di Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Basilicata e Calabria
Inps, contributi per i braccianti agricoli: le aliquote per il 2021Consiste in uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro ai propri dipendenti
Covid, dalla sanità al delivery: i lavori più richiesti durante l'ultimo annoLa Decontribuzione Sud, come si legge sul sito dell’Inps, “riconosce ai datori di lavoro privati, la cui sede di lavoro sia situata in regioni svantaggiate, un esonero del versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali da essi dovuti, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail”
Reddito di emergenza, dal 7 aprile 2021 al via le domande: ecco le prime istruzioni InpsL’esonero è stato prorogato al 31 dicembre 2029
Bonus tracker, dai ristori al superbonus 110%: quanti soldi sono arrivati agli italiani?Nelle istruzioni aggiornate, l’Istituto chiarisce anche che “lo sgravio viene accordato ai lavoratori somministrati impiegati in una azienda con sede nelle regioni agevolate del Sud anche se l'agenzia di somministrazione ha sede in altra regione”
Le istruzioni dell'InpsPuò essere richiesto il recupero retroattivo dal primo ottobre 2020. Per il conguaglio c’è tempo fino al 31 dicembre 2021
Se, seguendo le precedenti istruzioni, nei mesi scorsi “il periodo sia stato agevolato per agenzie di lavoro collocate nelle regioni del Sud ma per lavoratori impiegati in utilizzatori con sede al Nord, non è richiesta la restituzione dello sconto fruito. Questo vale per i conguagli effettuati fino alla data del 31 marzo 2021”, precisa l’Istituto
La Commissione europea considera aiuti di Stato compatibili con il mercato interno quelli che rispettino, tra gli altri, i seguenti requisiti: i versamenti, i bonus o gli sgravi fiscali devono essere di importo non superiore a 1.800.000 euro (per impresa e al lordo di qualsiasi imposta o altro onere) e non superiore a 270mila euro per impresa operante nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
I contributi devono essere concessi a imprese che non fossero già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
In deroga al punto precedente, i contributi possono essere concessi a microimprese o piccole imprese che risultavano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza ai sensi del diritto nazionale e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
Infine, devono essere concessi entro il 31 dicembre 2021