Bonus mobili 2021, cosa cambia con la nuova classe energetica per gli elettrodomestici
Per coloro che vogliono arredare un immobile oggetto di ristrutturazione è prevista una detrazione Irpef del 50% sulla spesa effettuata per comprare grandi elettrodomestici o tavoli, sedie e altri oggetti per la casa. Per richiederla bisogna controllare la nuova classificazione Europea che introduce le classi da A a G

Il bonus mobili 2021 prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione dipende dalla classificazione energetica del prodotto
Bonus mobili anche per chi accede al Sismabonus e al SuperbonusDal prima marzo l’Italia dirà addio alle classi A+, A++ e A+++, per aderire alla nuova classificazione Europea che introduce un sistema che va da A a G
Bonus mobili, come fare domandaLa detrazione del bonus mobili 2021, però, fa ancora riferimento alla vecchia classificazione che, secondo la guida dell’Agenzia delle Entrate, spetta agli elettrodomestici di classe non inferiore alla A+
Elettrodomestici, le novità sulla classe energeticaDall’Agenzia delle Entrate si attende ancora un aggiornamento della guida sulla comparazione tra le vecchie classi energetiche e quelle nuove, idonee a beneficiare del bonus mobili
Attualmente, la maggior parte dei prodotti in commercio raggiunge la classe A che prevede un’ulteriore suddivisione in A+, A++, A+++, rispettivamente da quelli a più alto consumo a quelli a minor consumo
Ma dal primo marzo la sigla A riguarderà gli elettrodomestici più efficienti: nessuno di quelli attualmente in commercio rientra in questa classe
La novità della Commissione Europea riguarderà inizialmente frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici e televisori, e dal mese di settembre anche le lampade
Inoltre, insieme alla classe energetica, sulle etichette comparirà un QR code con tutte le informazioni relative ai consumi del prodotto
Se si vuole beneficiare del bonus mobili 2021 occorre quindi fare attenzione alla comparazione tra vecchia e nuova classificazione e attendere le indicazioni aggiornate da parte dell’Agenzia delle Entrate