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Virus, restrizioni e aiuti economici: come si muove l'Ue

Economia

Silvia Monsagrati

©Fotogramma

La seconda ondata della pandemia porta con sé anche una seconda ondata di restrizioni (e in alcuni casi nuovi lockdown) e di aiuti per compensare le imprese danneggiate dalle limitazioni imposte per arginare il virus.
I casi di Italia, Francia e Germania

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Finora il governo Conte ha deciso per misure più soft rispetto a un lockdown totale. Le chiusure sono parziali e limitate ad alcuni settori: saracinesche giù per cinema, teatri, spettacoli, mentre bar e ristoranti possono lavorare fino alle 18.

Con il decreto ristori il Governi ha messo in campo quasi 7 miliardi di risorse per rimborsare e le categorie più colpite da queste restrizioni. In parte andranno a tutelare i lavoratori: con 2 miliardi la cassa integrazione è stata prolungata di sei settimane e il blocco dei licenziamenti esteso al 31 gennaio
Per le imprese ci sono 2,5 miliardi: quelle che chiudono in parte o totalmente riceveranno degli indennizzi in base al fatturato. Il contributo non potrà comunque essere superiore a 150mila euro. Per aziende con un giro di affari fino a 400mila euro i rimborsi dovrebbero essere compresi tra 2mila e 5mila euro. Secondo una stima del Sole 24 Ore arriveranno a coprire, in media, tra il 37,7% e il 53,1% del fatturato mensile
Oltre ai contributi a fondo perduto per le imprese ci sono anche crediti di imposta per gli affitti, la cancellazione della rata Imu di dicembre, la sospensione del versamento dei contributi per il mese di novembre, fondi per il turismo, lo spettacolo, le società di taxi e di noleggio con conducente, e per famiglie e lavoratori la proroga di due mesi del reddito di emergenza e un bonus da 1000 euro per i lavoratori dello spettacolo e di 800 per quelli dello sport


Cosa ha fatto la Germania

 

La Germania ha optato per un lockdown leggero: scuole e negozi aperti, chiudono bar, ristoranti, cinema, teatri, sale da concerto, saloni di cosmesi (ma non ad esempio i parrucchieri). Le misure saranno in vigore dal 2 novembre

Allo studio del governo tedesco c’è un nuovo decreto di aiuti per le imprese danneggiate dal nuovo lockdown. Si tratterebbe di 10 miliardi di euro, per garantire rimborsi fino al 75% del fatturato alle piccole imprese e fino al 70% per quelle più grandi. 10 miliardi sono una cifra superiore a quella messa in campo dall’Italia, ma bisogna considerare che la Germania ha più di 80 milioni di abitanti (rispetto ai nostri 60 milioni) e anche che le restrizioni imposte in questo momento alle imprese tedesche sono più severe e prevedono la chiusura totale non solo di teatri, cinema, musei come in Italia, ma anche di bar e ristoranti che da noi al momento possono stare aperti fino alle 18. Inoltre bisogna considerare che 

 

Cosa ha fatto la Francia


La Francia è, tra i grandi paesi europei, quello che al momento prevede il lockdown più severo, con la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali: bar, ristoranti, negozi rimarranno chiusi per un mese.
Quanto alle misure economiche per aiutare le attività economiche, per il momento saranno prolungate quelle già in vigore, che prevedono rimborsi fino a 10mila euro al mese per le piccole imprese e ammortizzatori sociali per i lavoratori. Ma il Governo dovrebbe annunciare altre misure tra cui agevolazioni per gli affitti, e un piano speciale per gli autonomi, i commercianti e le piccole e medie imprese