Lufthansa chiude la filiale SunExpress Deutschland, che conta 1200 dipendenti. I voli verranno distribuiti fra altre compagnie. Nel frattempo è fumata nera nella trattativa con i sindacati sul pacchetto di misure per tagliare i costi del personale. E giovedì c'è una delicata assemblea sul salvataggio statale
Ore decisive per il futuro di Lufthansa: la compagnia tedesca si avvicina a una delicatissima assemblea, giovedì, quando gli azionisti saranno chiamati a esprimersi sul piano di salvataggio da 9 miliardi (con massiccio intervento statale).
Chiusa la filiale Sun Express Deutschland: conta 1.200 addetti
Le premesse non sono rosee. Lufthansa ha annunciato infatti la chiusura della sua filiale SunExpress Deutschland, che conta 1.200 dipendenti. I voli programmati da questa divisione verranno distribuiti fra altre compagnie. Nel frattempo è arrivata una fumata nera nella trattativa con i sindacati sul pacchetto di misure per tagliare i costi del personale: l’accordo non c’è. I colloqui con il sindacato dei piloti VC, e quello del personale di cabina UFO, continueranno nelle prossime ore, nel tentativo di trovare un accordo e assicurare quindi il proseguimento delle attività per la compagnia, duramente colpita dalla crisi del coronavirus.
Thiele (col 15,5%) può bloccare l'ingresso dello Stato
Il piano di salvataggio si complica soprattutto per la posizione dell'azionista Heinz Thiele, che possiede una quota del 15,5%, e secondo cui lo Stato, che avrebbe preso due posti nel consiglio di vigilanza e starebbe entrando nell'azionariato, avrebbe troppo potere. Non è quindi servito l'incontro tra il Governo e Thiele, e intanto il tempo stringe: giovedì prossimo, secondo i media tedeschi, Thiele potrebbe astenersi dal voto, porre il veto al pacchetto o intraprendere azioni legali in seguito. Insomma, mettere in vari modi i bastoni tra le ruote all’ingresso massiccio dello Stato. Secondo gli esperti, però, la minaccia del miliardario tedesco potrebbe non essere così “suicida” come sembra. Se la compagnia aerea in difficoltà dovesse andare in bancarotta, infatti, cancellerebbe l'investimento di 715 milioni di euro del magnate 79enne, e ridimensionerebbe allo stesso tempo il ruolo dell'amministrazione della Cancelliera Angela Merkel. Insomma, entrambe le aprti, pubblica e privata, hanno interesse a salvare il vettore.
Governo pronto ad acquistare il 20%
Berlino sta per acquisire una partecipazione del 20%, con uno sconto del 75% sul prezzo attuale delle azioni, ma sta anche concedendo un prestito di 3 miliardi di euro e iniettando altri 5,7 miliardi di euro di capitale. Thiele non vede di buon occhio l'ingresso del governo tedesco nella società. Tuttavia, la sua partecipazione del 15,5% nella Lufthansa gli dà il potere di bloccare il salvataggio, che richiede il sostegno di almeno due terzi degli azionisti. Solo il 38% di loro per ora si è registrato per votare all'assemblea di giovedì. Un fallimento di Lufthansa sarebbe profondamente dannoso per la Germania, che già risente dello scandalo finanziario di Wirecard. E darebbe a Berlino ancora meno voce in capitolo sulla sorte dei 138.000 dipendenti della compagnia aerea.