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Coronavirus, Bankitalia: “Forte crescita dei rischi di contagio nel settore bancario”

Economia

Nel rapporto della Banca d’Italia si legge che “i rischi per la stabilità finanziaria sono in significativo aumento anche in Italia”. Sui bilanci bancari “mina” da 15 miliardi per le “inadempienze probabili”. Coronavirus fa sentire i suoi effetti sulle famiglie

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“I rischi per la stabilità finanziaria sono in significativo aumento anche in Italia”. A dirlo è la Banca d’Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria. “Il calo dell'attività economica e le incertezze circa gli effetti di più lungo termine della crisi hanno determinato un netto peggioramento delle condizioni sui mercati finanziari e una forte crescita dei rischi di contagio nel settore bancario", si legge. Secondo Bankitalia, poi, si "riduce la domanda di servizi finanziari e si indebolisce la capacità di restituzione dei prestiti da parte di famiglie e imprese".

Su banche mina “inadempienze probabili”

Nel rapporto si legge che i bilanci bancari e la redditività potrebbero dover sopportare una “mina” da 15 miliardi di euro di rettifiche aggiuntive a causa dei prestiti contabilizzati ora come “inadempienze probabili” (Utp). Secondo Bankitalia, dopo le cessioni di Npl “circa la metà dei crediti deteriorati nei bilanci” sono inadempienze probabili "ed è plausibile che nei prossimi mesi si verifichi un peggioramento della loro qualità" con aumento di perdite e rettifiche fino a 15 miliardi, cifra superiore agli utili lordi medi annuali del comparto nel triennio (12 miliardi).

Gli effetti della pandemia sulle famiglie

La Banca d’Italia sottolinea come la crisi economica scatenata dalla pandemia di coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - GRAFICHE) fa sentire i suoi effetti sulle famiglie anche se le misure varate dal governo (come la moratoria sui mutui, le indennità temporanee di reddito per lavoratori autonomi e stagionali, il blocco dei licenziamenti e la Cig) “contribuiscono a sostenere la capacità delle famiglie di fronteggiare i propri impegni finanziari”. Secondo Bankitalia nei prossimi mesi la ricchezza finanziaria delle famiglie con redditi più bassi potrebbe diminuire considerevolmente per la necessità di dover disinvestire attività in modo da assorbire il forte calo di reddito. L'istituto centrale nota come nel complesso il debito sia concentrato presso le famiglie che, almeno fino a prima della crisi, avevano una maggiore capacità di sopportarne gli oneri. Una parte delle famiglie indebitate si trova tuttavia in condizioni di fragilità finanziaria. Oltre un terzo delle famiglie vulnerabili è particolarmente esposto agli effetti della crisi in corso per la maggiore volatilità dei redditi da lavoro del capofamiglia (lavoratori autonomi o lavoratori dipendenti a tempo determinato).