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Ex Ilva, accordo commissari-ArcelorMittal: un mese di tempo per ridefinire il contratto

Economia

Il legale della multinazionale: "Si sta firmando un documento che si limita a indicare le basi per una futura negoziazione che si svolgerà fino al 31 gennaio"

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Si intravede una soluzione per lo stabilimento ex Ilva di Taranto. I commissari straordinari dell'ex Ilva e ArcelorMittal hanno raggiunto una prima intesa di base per la ridefinizione del contratto, che avverrà entro la fine di gennaio. Al centro della trattativa ci sono la ristrutturazione del contratto originario di affitto e vendita degli stabilimenti, e un'operazione finanziaria che dovrà rilanciare il polo siderurgico pugliese. Uno dei legali della multinazionale, in tribunale a Milano, ha detto che è in atto la firma di "un documento che si chiama 'heads of agreement', che si limita a indicare le basi per una futura negoziazione che si svolgerà fino al 31 gennaio al fini dei raggiungere un accordo vincolante".

I sindacati: "Governo deve garantire il rispetto degli accordi"

Intanto il segretario generale della Fiom Cgil di Taranto, Giuseppe Romano, e il coordinatore delle Rsu Fiom dello stabilimento siderurgico, Francesco Brigati, hanno ribadito "l'importanza del rispetto dell'accordo ministeriale che prevede, a tutt'oggi, la clausola di salvaguardia occupazionale per i lavoratori di Ilva in AS. Tale accordo non può subire modifiche in corso d'opera". "Il governo - hanno aggiunto - deve pertanto garantire il rispetto degli accordi e, lì dove sono previste modifiche al piano industriale, così come sembra emergere dalle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Patuanelli, si deve partire da quanto sottoscritto con l'accordo del 6 settembre del 2018". Romano e Brigati fanno presente che "le ultime indiscrezioni in merito ad un possibile intervento legislativo dal nome Cantiere Taranto, hanno determinato una situazione di ulteriore confusione tra i lavoratori senza che ci sia qualcosa di concreto e soprattutto privo di coperture finanziarie".