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Safilo, il nuovo piano industriale prevede 700 esuberi in Italia su 2.600 dipendenti

Economia

Il gruppo di occhialeria punta su trasformazione digitale e forte ridimensionamento delle attività italiane: via quasi un lavoratore su 4. La riorganizzazione dovuta anche alla fine “delle licenze del lusso Lvmh”. Sindacati: sciopero di tutto il gruppo il 13 dicembre

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Safilo, il gruppo di occhialeria fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi e dal 2009 controllato dal fondo olandese Hal, ha comunicato il suo nuovo piano industriale quinquennale. Un piano che fa leva su una profonda trasformazione digitale e su un drammatico ridimensionamento delle attività italiane: prevede che 700 dei 2.600 dipendenti in Italia siano dichiarati in esubero. Quasi un lavoratore su quattro. I sindacati (Cgil, Cisl, Uil) le Rsu hanno proclamato uno sciopero generale di tutto il gruppo per l'intera giornata del 13 dicembre, dichiarando lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo Safilo, con il blocco immediato degli straordinari e di qualsiasi altra flessibilità oraria.

“Necessario piano di riorganizzazione e ristrutturazione industriale”

La fine “delle licenze del lusso Lvmh”, inclusa quella con Dior, rende “necessario” un “piano di riorganizzazione e ristrutturazione industriale” con “conseguente riallineamento delle proprie strutture” al “nuovo scenario produttivo che l'azienda si troverà presto a dover gestire”, si spiega in una nota. Dopo il 2021 Safilo, che ha circa 6.700 dipendenti a livello globale, perderà infatti circa 200 milioni di ricavi legati alle licenze con il colosso del lusso francese, che produrrà direttamente i suoi occhiali attraverso The'lios, la joint-venture con Marcolin.

L'ad Trocchia: "Taglio inevitabile per sopravvivenza azienda"

"Non prendi mai queste decisioni a cuor leggero", ha spiegato poi  l'amministratore delegato Angelo Trocchia, ma la decisione di tagliare circa 700 dipendenti in Italia è "inevitabile" per permettere a Safilo di "continuare a vivere per altri 150 anni".

Aperto tavolo con i sindacati

Safilo, che accumula ininterrottamente perdite dal 2015, ha subito "aperto un tavolo negoziale" con i sindacati "al fine di individuare – continua la nota – tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per limitare gli impatti" sui dipendenti. "Nonostante il tentativo di far emergere soluzioni alternative", il piano ha "un impatto su un numero significativo di persone", ha ammesso l'ad Angelo Trocchia, impegnandosi a cercare le soluzioni "migliori" e più "responsabili" per i lavoratori.

“Passaggio più decisivo a una strategia di trasformazione digitale”

Con il nuovo business plan, si legge nel comunicato, Safilo intende aggiornare il suo "modello di business attraverso un passaggio più decisivo a una strategia di trasformazione digitale" che punterà anche sull'adozione di "contenuti e servizi digitali innovativi" e che produrrà "una crescita più significativa del nostro business e-commerce direct-to-consumer". L'acquisizione di Blenders Eyewear, società californiana nata sul web e cresciuta velocemente con una sua piattaforma e-commerce, conquistando i giovani con un'accattivante strategia di comunicazione, va proprio in questa direzione.

I numeri

Se tutto andrà nel verso giusto, Safilo chiuderà il 2024 con ricavi intorno al miliardo di euro, con un tasso medio annuo di crescita (cagr) tra l'1% e il 2% e un margine Ebitda “aduste” (rettificato) tra il 9% e l'11% a fine piano. Entro il 2024 la posizione finanziaria netta sarà "positiva" dopo aver spesato costi di ristrutturazione per 50 milioni e 120 milioni di investimenti, con un'incidenza sulle vendite in calo dall'attuale 3% al 2%. Il venir meno delle licenza con Dior, che terminerà nel 2020, ha spinto Safilo a lanciare un profit warning tagliando i target sull'anno prossimo: i ricavi sono attesi nel range di 960-1.000 milioni, rispetto all'obiettivo di 1.000-1.020 milioni comunicato ad agosto, mentre il margine di ebitda “aduste” si riduce dall'8-10% al 6% delle vendite. Per quest'anno l'attesa è di ricavi delle attività in continuità, in sostanziale stabilità e un margine ebitda intorno al 5,5%. Il titolo ha chiuso in rialzo del 10,5% prima che il piano venisse annunciato.