Il costo del denaro scende a causa delle incertezze economiche. "Rallentamento globale anche per l'aumento dei dazi", dice Powell. Scontento Trump
La Fed ha annunciato il secondo taglio dei tassi d'interesse del 2019. Il costo del denaro scenderà di un altro quarto di punto, posizionandosi tra l'1,75 per cento e il 2 per cento. La Banca centrale americana attende un ulteriore sforbiciata entro la fine dell'anno. Obiettivo: contrastare l'aumento dei rischi per l'economia.
La decisione
Un doppio taglio dei tassi di interesse americani non si vedeva dalla grande crisi del 2008. La decisione è stata presa con sette voti favorevoli su dieci, segnale dei ferventi contrasti in seno ai vertici della banca statunitense. Secondo Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, l'andamento positivo dell'economia non basta. "L'economia Usa continua ad andare bene, ma assistiamo a un rallentamento globale del commercio, con incertezze legate anche all'aumento dei dazi". Secondo Powell l'economia americana si espanderà a ritmo moderato, mentre il mercato del lavoro resterà forte.
La reazione di Donald Trump
La decisione della Federal Reserve non è piaciuta a Donald Trump, che nelle scorse settimane aveva chiesto un taglio più forte con l'obiettivo di portare il costo del denaro vicino o sotto lo zero. Il presidente americano ha affidato a Twitter la sua dichiarazione: "Jay Powell e la Federal Reserve hanno fallito di nuovo. Niente coraggio, nessun senso, nessuna visione!", ha esordito nel suo messaggio, definendo il volto della Fed "un terribile comunicatore".