“Non è tollerabile che a rimetterci sia la parte più debole, l'acquirente finale”. Federconsumatori chiede di essere ammessa al tavolo del Mise
Migliaia di persone avrebbero già pagato per delle merci che non hanno mai ricevuto. Così, anche i consumatori sono finiti al centro della crisi che sta travolgendo Mercatone Uno, il cui fallimento è stato appreso dai 1.800 lavoratori sui social network. La denuncia arriva da Federconsumatori, che sottolinea: "Siamo lieti che il governo si sia impegnato a garantire le dovute tutele per i lavoratori coinvolti nel fallimento di Mercatone Uno, ora, però, è la volta dei cittadini". L’associazione chiede al ministero dello Sviluppo di partecipare al confronto previsto per giovedì 30 maggio, quando saranno convocati creditori e fornitori (LA STORIA DELL’AZIENDA).
Milioni di euro versati dai clienti
Federconsumatori vuole dunque essere convocata in rappresentanza delle migliaia di cittadini che si trovano danneggiati dal fallimento, avendo già dato acconti o pagato merci – tra salotti, cucine e camere da letto – che non hanno mai ricevuto. Secondo quanto riporta Repubblica, “nella pancia della società ci sono 3,8 milioni di euro di acconti versati da circa 20.000 consumatori. Denaro che, come spesso accade in casi come questi, non sarà facile farsi restituire”. "Non è tollerabile che a rimetterci sia la parte più debole, l'acquirente finale", afferma il presidente della Federconsumatori, Emilio Viafora, chiedendo soluzioni che prevedano il rimborso di quanto pagato o la consegna della merce, trovando una mediazione con i fornitori stessi.
La denuncia dell’Unione Nazionale Consumatori
La stessa denuncia arriva anche dall’Unione Nazionale Consumatori, che in una nota scrive: “Su Mercatone Uno fioccano le segnalazioni dei consumatori che non hanno ricevuto i mobili ordinati". Il presidente Massimo Dona spiega: "Nel caso abbiano acquistato il mobile ricorrendo al prestito di una finanziaria, essendoci un inadempimento da parte del fornitore, hanno diritto alla risoluzione del contratto di credito". I consumatori coinvolti, che intendono risolvere il contratto, "devono farlo ovviamente nei modi di legge, per evitare di finire nelle black list dei cattivi pagatori, ma è evidente che non devono continuare a pagare delle rate per dei mobili che non hanno mai ricevuto e che, purtroppo, non riceveranno più. Anzi, hanno diritto al rimborso delle rate già pagate", conclude Dona.
Codacons: “Nei fallimenti i clienti sono l’ultima ruota del carro”
Infine, sul fallimento di Mercatone Uno si esprime anche il Codacons: "Il governo deve intervenire con urgenza per garantire i diritti dei clienti ed evitare che i consumatori perdano i soldi già versati per l’acquisto di beni venduti e mai ricevuti". In una nota, il Codacons chiede provvedimenti ad hoc a tutela degli utenti. “Il governo deve istituire un fondo per rimborsare integralmente i cittadini”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “In caso di fallimento di una società, infatti, i clienti sono l’ultima ruota del carro, e anche inserendosi tra i creditori sarà quasi impossibile per loro rientrare in possesso delle somme versate”.