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Legge Sabatini 2018: come funziona l'agevolazione per le imprese

Economia
L'obiettivo della norma è facilitare l'accesso al credito alle Pmi per l'acquisizione di beni strumentali (foto: archivio Ansa)

La misura consiste in un'agevolazione messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico per le micro, piccole e medie imprese allo scopo di facilitare l'accesso al credito per l'acquisto di beni strumentali

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Facilitare l'accesso al credito per l'acquisizione di beni strumentali. Questo lo scopo principale della "Nuova Sabatini", l'agevolazione messa a punto dal ministero dello Sviluppo economico per le micro, piccole e medie imprese italiane. Ecco come funziona e a chi è dedicato il provvedimento.

A chi è rivolto il provvedimento

Il provvedimento del Mise è rivolto a tutte le imprese che siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti; non siano in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea; non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà; abbiano sede in uno Stato Membro, purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento. La misura coinvolge tutti i settori produttivi, compresi agricoltura e pesca. Le uniche eccezioni riguardano le attività finanziarie e assicurative legate all'esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Come funziona la "Nuova Sabatini"

Per prima cosa, le piccole e medie imprese presentano alla banca o all'intermediario finanziario la domanda di accesso al contributo ministeriale insieme alla richiesta di finanziamento tramite posta elettronica certificata, attestando di possedere tutti i requisiti previsti dalla legge. A quel punto la banca o l'intermediario finanziario verificherà tutta la documentazione trasmessa, per poi inviare la richiesta al ministero. Una volta ricevuta conferma dal Mise, banca o intermediario finanziario hanno facoltà di concedere il finanziamento mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A. o mediante diversa provvista. Successivamente, deve inviare la relativa delibera al ministero che adotterà il provvedimento di concessione del contributo, indicando l'ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria. Ricevuta questa documentazione, l'istituzione che eroga il finanziamento si impegnerà a stipulare il contratto con la Pmi in questione e ad erogare il finanziamento. Il contratto può essere stipulato anche prima della ricezione del decreto di concessione.

Le agevolazioni

Le agevolazioni riguardano i beni che devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per "impianti e macchinari", "attrezzature industriali e commerciali" e "altri beni". Ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Le agevolazioni consistono nella concessione di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del ministero dello sviluppo economico. I requisiti del finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del "Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese" fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, prevedono una durata non superiore ai cinque anni, di importo compreso tra 20mila e due milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili. Il contributo ministeriale è determinato in base al valore degli interessi calcolati, con un tasso annuo del 2,75% per gli investimenti ordinari, 3,575% per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. Possono beneficiare del contributo, in generale, tutti i beni materiali e immateriali che rientrano nella categoria "industria 4.0".