Moscovici: "L’Italia non può lamentarsi, corregga i conti per il 2019"

Economia
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Il commissario Ue: "Il bilancio sia prudente e rispettoso degli impegni". Il debito pubblico finisce nel mirino del commissario Oettinger: "È troppo elevato"

"L'Italia non può lamentarsi della Commissione europea che è sempre stata al suo fianco per sostenere la crescita. Ci aspettiamo uno sforzo strutturale corposo". Il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, lascia poco spazio ai dubbi e spiega: "Inizieremo presto le discussioni sul bilancio per il 2019". Per Moscovici "alla luce di alcune dichiarazioni, le discussioni rischiano di non essere facili, ma farò di tutto perché siano costruttive, malgrado il tono in alcuni casi scortese di queste affermazioni e malgrado l'orientamento di bilancio che fanno presagire. Una correzione strutturale corposa per i conti 2019 sarà necessaria". “Il 3% del Pil non è un target, ma un tetto - ha sottolineato Moscovici - L'obiettivo è risanare il debito. Un disavanzo superiore al 3% provocherebbe difficoltà che non voglio neppure immaginare". Il debito italiano è finito anche nel mirino del commissario Ue al Bilancio, Günther Oettinger, che interpellato dalla ZDF ha detto: "È troppo elevato". (LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2019)

“Tria interlocutore serio e ragionevole”

Il commissario Moscovici ha incoraggiato il governo a fare in modo che "l'esecuzione del bilancio sia prudente e rispettosa degli impegni dell'Italia in modo da minimizzare i rischi di deriva dei conti quest'anno. È un messaggio che ho trasmesso al ministro dell'Economia Giovanni Tria, un interlocutore che ritengo serio e ragionevole". 

"Italia ha beneficiato più di tutti di flessibilità di bilancio"

Dopo lo sforzo ridotto di correzione strutturale deficit/pil dello 0,3%, Moscovici parla di un ritorno allo 0,6%: “Si tratta di un ritorno alla normalità previsto quest'anno sulla scia di una ripresa più solida e delle necessità di ridurre l'indebitamento, che è al 132% del Pil". L'Italia, ha sottolineato Moscovici, "è di gran lunga" il Paese che "più ha beneficiato di flessibilità di bilancio, secondo le nostre regole". "Nel corso degli anni", ha ricordato, "abbiamo tenuto conto di circostanze eccezionali: la sicurezza, i terribili terremoti, l'emergenza migratoria. Chi fa un processo alla Commissione fa un processo assurdo alla luce dei fatti".

Moscovici non esclude del tutto una volontà di uscire dall’euro

Moscovici, interpellato anche sul rischio di un'uscita dell'Italia dall'euro, ha osservato che "se si creano le condizioni per uscire dall'euro significa che in realtà è ciò che si vuole". "Non bisogna essere ipocriti - ha aggiunto - l'euro prevede il rispetto di regole. Non rispettare le regole, significa voler uscire dall'unione monetaria", una volontà che il commissario Ue, da "osservatore lontano", non si sente di escludere del tutto.

Oettinger: attenzione alla fiducia dei mercati, Italia ha debito troppo alto

A parlare del futuro economico dell’Italia è anche il commissario Ue al Bilancio, Günther Oettinger, che interpellato dalla ZDF ha rimproverato il nostro Paese per gli alti livelli di debiti e ha parlato del rischio che la fiducia dei mercati cali nel caso in cui dovesse crescere anche il debito complessivo europeo. Il commissario è tornato anche sulla vicenda dei contributi all’Ue che il vicepremier Luigi Di Maio ha minacciato di tagliare dopo il caso della Diciotti: nonostante la questione sia considerata seriamente, dice Oettinger, "il Paese è comunque obbligato, come membro Ue, a contribuire al bilancio e, d’altro canto, a beneficiare delle spese".

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