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Istat: crescita ancora lenta, Pil a +0,2% nel secondo trimestre

Economia
(Foto: Fotogramma)

L’Istituto nazionale di Statistica ha pubblicato i conti economici relativi al periodo aprile-giugno 2018. Sulla decelerazione pesa la domanda estera. Rivista in rialzo la prima stima sulla crescita tendenziale (+1,2%). In 10 anni il Pil ha perso il 5,3%

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Nel secondo trimestre dell'anno (aprile-giugno) l'economia italiana è cresciuta dello 0,2%, confermando il rallentamento segnato nel primo trimestre, che aveva registrato un +0,3%. Lo rende noto l’Istat, che ha anche rivisto al rialzo la prima stima sulla crescita tendenziale (ovvero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Alzata la stima sul dato annuo, pesa la domanda estera

Nel secondo trimestre del 2018, il Pil è aumentato dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2017, contro il +1,1% diffuso dall'Istituto di statistica il 31 luglio scorso in base alle stime provvisorie. Per quanto riguarda la decelerazione del Pil, l’Istat segnala che ha pesato il forte contributo negativo della domanda estera netta (-0,5%), legato all'effetto congiunto del calo delle esportazioni (-0,2% rispetto al primo trimestre) e al marcato recupero delle importazioni (+1,8%).

La crescita acquisita

L’Istat registra anche un +0,9% della crescita acquisita del Pil, ovvero quella che si otterrebbe se nei restanti trimestri dell’anno la crescita fosse pari a zero.

Crescono gli investimenti

Nel secondo trimestre del 2018, gli investimenti hanno registrato una crescita del 2,9% mentre i consumi nazionali sono cresciuti dello 0,1%. L'aumento degli investimenti è stato determinato dalla spesa per impianti, macchinari e armamenti (+7,5%), in cui la componente di mezzi di trasporto è cresciuta del 9,2%, da quella delle abitazioni e dei fabbricati non residenziali e altre opere (tra cui le opere pubbliche) che registrano entrambi una crescita pari a +0,3%. Gli investimenti in prodotto di proprietà intellettuale si sono invece ridotti dell'1,1%.

Pil a -5,3% dal picco del 2008

A dieci anni dall'inizio della crisi economica, riporta poi l’Istat, il Pil italiano ha perso il 5,3%. Il confronto è con il primo trimestre 2008, quando si toccò il massimo storico. Ma, nonostante il rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell'anno, la fase di espansione dell'economia italiana prosegue da 16 trimestri consecutivi.