In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Istat: disoccupazione sale al 10,9%. Record di contratti a termine

Economia
Foto: Archivio Ansa

Secondo l’Istituto di statistica, nel mese di giugno la stima degli occupati ha avuto un calo dello 0,2% rispetto a maggio. I numeri rimangono positivi su base trimestrale e annuale. Continuano invece a crescere i dipendenti a termine: raggiunti i 3 milioni e 105mila

Condividi:

Torna a salire la disoccupazione in Italia. Nel mese di giugno, dopo tre mesi di crescita, la stima degli occupati registra un calo dello 0,2% rispetto a maggio: sono soltanto 49mila le persone che hanno trovato lavoro nell'ultimo mese. Lo comunica l'Istat informando che il tasso di occupazione scende al 58,7% (-0,1 punti percentuali) mentre quello della disoccupazione si attesta al 10,9%.

Cresce il tasso di disoccupazione giovanile

Secondo quanto riportato da Istat, sono ancora più accentuati i numeri che riguardano i giovani tra i 15 e i 24 anni: in questo caso la percentuale di disoccupati è pari 32,6%, in rialzo di 0,5 punti percentuali su maggio. Il livello degli under 25 in cerca di lavoro è comunque nettamente inferiore rispetto al massimo raggiunto nel marzo del 2014 (43,5%) ma risulta molto superiore se confrontato al minimo del febbraio 2007, quando era 19,5%. Continuano, inoltre, a crescere i dipendenti a termine: sono 16mila in più nel mese di giugno: raggiunto un nuovo record storico con 3 milioni e 105mila.

Numeri positivi su base annua

La diminuzione del numero di occupati, spiega l'istituto di statistica, coinvolge soprattutto gli uomini (-42mila) e i lavoratori over 35 (-56mila). Tuttavia, se si considerano i dati dal mese di gennaio, Istat conferma una crescita occupazionale pari all'1,4% con 330mila lavoratori in più. Una ripresa che riguarda sia gli uomini sia le donne e si concentra tra contratti a termine (+394mila) e occupati indipendenti (+19mila), mentre calano i dipendenti permanenti (-83mila). A beneficiare di questo trend positivo sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+355mila) e i 15-34enni (+119mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-145mila). Al netto della componente demografica, si registra un segno positivo per l'occupazione in tutte le classi di età.

Flessione a giugno ma il trimestre non è negativo

In base a quanto riferisce Istat, l'unico mese negativo dell'ultimo trimestre è giugno, che "sporca" le statistiche di un periodo comunque positivo. Considerando anche aprile e maggio, infatti, risultano in aumento sia i lavoratori a termine (+123mila) sia gli indipendenti (+75mila) mentre restano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti. Inoltre, alla crescita degli occupati, nel secondo trimestre del 2018 si rileva anche il calo dei disoccupati (-0,7%, -21mila) e quello degli inattivi (-1,2%, -154mila) che si mantengono su minimi storici. Da inizio 2018, inoltre, oltre all’aumento dei lavoratori si registra il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, -344mila) e quello più dei disoccupati (-0,3%, -8mila). Un trend che viene confermato anche a giugno con gli inattivi che calano dello 0,2% (-27 mila) con una flessione che riguarda principalmente le donne (-23mila) e si distribuisce tra i 15-49enni.