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Il crollo del titolo Facebook sul Nasdaq

Economia

Mariangela Pira

Finanza & Dintorni

Il crollo del titolo Facebook sul Nasdaq è dovuto agli errori commessi in passato. Appare chiaro come d'ora in poi l'obiettivo non sarà tanto la crescita, ma mettere le toppe alle falle sul fronte della privacy e della sicurezza.

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Una giornata da dimenticare per Facebook con il crollo del titolo sul Nasdaq.

Nessuna mai aveva perso in Borsa in un solo giorno oltre 100 miliardi di dollari di capitalizzazione, o valore. Se mercoledì sera, stando alla società Factset interpellata da Fox News, Facebook valeva 630 miliardi, oggi il suo valore di borsa è pari a poco sopra i 510 miliardi di dollari. Ovvio, il titolo può recuperare quindi il rosso non è definitivo. Ma quanto accaduto ieri indica la strada.

Nel secondo trimestre il fatturato, ovvero quanto la società vende, è stato più debole delle attese e continuerà a decelelerare nell'ultima parte dell'anno e così gli utenti giornalieri attivi a livello globale. Una metrica chiave, quest'ultima, per capire in quale direzione stia andando la società. Ogni giorno si connettono a Facebook 1,47 miliardi di utenti, rispetto agli 1,48 attesi. 

Mark Zuckerberg quindi ha provato a mettere una pezza. Ha pensato bene di fornire agli analisti un secondo numero, all'apparena più ghiotto: quanti sono gli utenti che utilizzano almeno una app del gruppo (Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger). E ovviamente il numero sale toccando la cifra - enorme - di 2,5 miliardi. Ma gli analisti l'hanno snobbato.

Di certo dopo lo scandalo di Cambrdige Analytica c'è maggiore consapevolezza tra gli utenti (anche da chi vi scrive). E dietro ai numeri deludenti c'è chi sostiene ci sia stato un effetto Gdpr, il nuovo regolamento sulla privacy che rende più chiaro ed esplicito il consenso. Sarà capitato anche a voi, come a me, di compilarlo. Ma proteggere la mia e la vostra privacy rappresenta un costo per l'azienda. Pensate, l'incremento della spesa relativa agli investimenti in sicurezza quest'anno potrebbe salire del 50-60%. 

p.s. Leggo che Zuckerberg è da ieri più "povero" di 16,8 miliardi di dollari e potrebbe uscire dalla classifica Forbes relativa alle dieci persone più ricche negli Usa. Viene da sorridere dato che il suo patrimonio netto supera i 55 miliardi di dollari (anche grazie al fatto che in Europa, e in Italia, gruppi come il suo non pagano le giuste tasse).