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Ue: "Italia continua a crescere, ma resta fanalino di coda in Europa

Economia

Previsioni economiche di primavera della Commissione: "Nel 2019 la crescita del Pil verrà moderata all'1,2%. L'occupazione crescerà anche grazie agli sgravi sulle assunzioni". Il Mef: "Contabilità in linea con le regole europee"

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Dopo "l'accelerazione" della crescita nel 2017, l'economia italiana "continuerà a crescere allo stesso passo dell'1,5% quest'anno, ma nel 2019 la crescita del Pil verrà moderata all'1,2%. Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera, evidenziando che "il rapporto debito/Pil scenderà al 130,7% nel 2018 e 129,7% nel 2019; il deficit si ridurrà all'1,7% nel 2018 e nel 2019 e l'occupazione crescerà anche grazie agli sgravi sulle assunzioni". L'Italia - sottolinea la Commissione - resta fanalino di coda d'Europa per la crescita, la più bassa dei 28 Paesi insieme a quella del Regno Unito.

In Italia cala la disoccupazione 

Nel nostro Paese, comunque, "i trend positivi del mercato del lavoro, iniziati nel 2015, continueranno", con l'occupazione che crescerà "in linea con l'attività economica ma anche beneficiando degli sgravi di tre anni per l'assunzione dei lavoratori giovani". Secondo la Commissione Ue, "grazie all'aumento della partecipazione, la disoccupazione scende" a 10,8% nel 2018 e 10,6% nel 2019. 

Occupazione in aumento in tutta l’Eurozona

Non solo in Italia, anche negli altri Paesi "la disoccupazione continua a diminuire ed è ora attorno ai livelli pre-crisi", in calo nel 2018 all'8,4% dal 9,1% del 2017 per raggiungere il 7,9% nel 2019. Occupazione record: con "il numero di occupati nell'Eurozona al picco più alto dall'introduzione dell'euro" ma, avvertono le previsioni economiche della Commissione Ue, "restano alcune sacche sui mercati del lavoro". In alcuni Paesi, infatti, "la disoccupazione è ancora alta, in altri i posti lavoro stanno già diventando più difficili da riempire".

La crescita rallenterà nel 2019

"La crescita resta forte nel 2018 e si allenterà solo leggermente nel 2019, con una crescita rispettivamente del 2,3% e del 2%". Secondo la Commissione Ue ci sarà quindi un piccolo passo indietro dopo il picco record del 2,4% di Pil nel 2017, il più alto da dieci anni. "Il ritmo della crescita si prevede resti robusto sullo sfondo di consumi sostenuti e forti esportazioni e investimenti - scrivono - mentre nel 2019 colli di bottiglia diventano più evidenti in alcuni Paesi e settori".

Ministero dell'Economia: "Contabilità sarà in linea con le regole europee"

"È opinione del Ministero dell'Economia e delle Finanze che la contabilità definitiva del 2018, che potrà essere apprezzata soltanto nella primavera 2019, mostrerà un andamento in linea con le regole europee". Lo scrive il Mef sul sito commentando le pagelle sui conti della Commissione Ue. "Il deficit strutturale rimarrebbe invariato tra 2017 e 2018, secondo le stime della Commissione, mentre il Governo ha stimato una riduzione di un decimo di punto percentuale nel 2018, a partire da un saldo 2017 migliore delle stime precedenti".