Export, record di cibo Made in Italy negli Stati Uniti
EconomiaSecondo le stime di Coldiretti, ammontano a 4 miliardi i consumi di prodotti alimentari origine italiana negli Usa, con un aumento del 6% nel 2017. Il prodotto più gettonato è il vino. Seguono olio, formaggi e pasta
Il Made in Italy piace agli Stati Uniti, soprattutto a tavola. Secondo l'analisi realizzata da Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero, nel 2017 gli americani hanno consumato più cibo italiano, facendo crescere l'export del 6% nell'ultimo anno. Un giro d'affari nazionale complessivo di 4 miliardi di euro: un record assoluto. Guida la volata al cibo Made in Italy il vino, prodotto italiano più amato dagli americani; seguito da olio, formaggi e pasta.
Primato americano nonostante Trump
Nonostante il rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro e la politica protezionistica di Donald Trump, l'ascesa del cibo italiano sulle tavole americane non si è fermata. Attualmente gli Stati Uniti sono al terzo posto tra i principali acquirenti di alimenti made in Italy, dopo Germania e Francia. Segue il Regno Unito. Il record americano, che si traduce in un giro d'affari complessivo da 4 miliardi di euro solo verso gli Stati Uniti, ha trainato le performance del comparto agro-food italiano anche all'estero, portando per la prima volta le esportazioni a toccare quota 41 miliardi di euro nel 2017, con un aumento globale del 7% rispetto all'anno precedente.
I cibi più amati all'estero
A conquistare l'attenzione dei mercati alimentari all'estero sono i prodotti alla base della dieta mediterranea. Il principe italiano delle tavole straniere resta il vino: è il prodotto più esportato e nel 2017 ha fatto segnare un aumento del 7%. Segue il settore ortofrutticolo con un +2%. Ottimi risultati registrati anche dai formaggi, che segnano un +9% grazie all'entrata in vigore dell'etichettatura d'origine, che scongiura uno dei fenomeni più diffusi all'estero a danni dei prodotti lattiero caseari Made in Italy: il cosiddetto "Italian Sounding". Cresce anche l'export mondiale dei salumi, per cui si registra un +8%. Arretra invece un vero simbolo del cibo Made in Italy, la pasta tricolore, che segna un -3%. Ma ci si aspettano risultati diversi e incoraggianti nel futuro, grazie all'introduzione dell'etichetta con l'indicazione dell'origine del grano, per riconquistare la fiducia dei consumatori stranieri anche sull'alimento più importante della dieta mediterranea.